
Scritto e messo in voce da Gaetano Marino

[…] Nel frattempo che discendevano, appena furono quasi vicini al grande stomaco, il buio cominciò a diradarsi. Una luce tenue proveniva proprio da lì, dal grande stomaco. Ma ad un tratto Crisponcello e Filippo si fermarono. C’era qualcosa, qualcosa di enorme, che stava di traverso sul sentiero. Qualcosa che teneva sulle spalle un guscio, almeno pareva un guscio. Sì, era un guscio arricciato, e quella era una lumaca, anzi, un lumacone, visto la mole. Aveva due corna lunghe con i cima gli occhi, che parevano perle bianche, un corpo lungo e mollaccioso, di color verde rame, la coda a tre punte che vibrava come quella di un serpente cobra, e e… sì… due zanne, eh sì, quelle erano due zanne grandi, che gli spuntavano fuori dalla bocca, come quelle di un Tricheco. […]