Gratitudine. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Quella mattina le due vecchie ùpupe, un maschio e una femmina, una coppia di uccelli che vivevano da sempre insieme, non se la sentirono proprio di volare. Non avevano più forze. Un velo davanti agli occhi impediva loro di guardare il mondo; il cielo era sereno, ma loro vedevano una specie di nebbia bianca che le disorientava. Erano vecchie e malate. Le penne delle ali e della coda incominciavano a intristire, perdevano il colore e la luce, si inaridivano come rami secchi e cadevano.
Le due ùpupe decisero, così, di non muoversi più e di aspettare insieme la morte, che tanto non avrebbe tardato ad arrivare.
Ma, invece, arrivarono i loro figli. Giovani e forti ùpupe della foresta. Prima uno, che passava di lì per caso; si accorse subito che i suoi genitori erano gonfi e stavano male, e ripartì immediatamente in cerca dei suoi fratelli.
Quando furono tutti lì, il maggiore di essi disse:
— Noi abbiamo ricevuto da nostro padre e da nostra madre il dono meraviglioso della vita; essi ci hanno protetti, nutriti e allevati, dedicandoci tutto il loro affetto. Ora sono malati, son diventati quasi ciechi e non possono più volare per andare in cerca di cibo. Spetta a noi ora nutrirli e curarli.—
A queste parole senza nemmeno un cinguettare, tutti si mossero. Alcuni si misero a fare un nido nuovo, altri andarono in cerca d’insetti, altri, ancora, partirono verso la foresta.
In breve tempo il nido fu pronto e i genitori vi furono adagiati con delicatezza; per riscaldarli, alcuni figli li coprirono col loro corpo come fanno le femmine quando covano le uova; altri li imboccarono, altri, col becco, li ripulirono staccando le vecchie e tristi penne inaridite.
Finalmente tornarono anche quelli che erano andati nella foresta a cercare una foglia curatrice capace di rendere la vista. Masticarono la foglia curatrice e col succo di quella foglia medicarono gli occhi inariditi e spenti dei genitori. Poi attesero con pazienza. Poco dopo il padre e la madre aprirono gli occhi, si guardarono intorno e riconobbero tutti i loro figlioli. Li aveva guariti il loro affetto, la loro gratitudine.

Informazioni su parole di storie

Podcast e audiolibri. Puoi ascoltare liberamente fiabe, favole, mitologia, leggende, racconti, novelle, romanzi, teatro e poesia. Opere dalla letteratura classica, moderna e contemporanea. Parole di Storie vive grazie alla tua libera donazione.
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Un commento

  1. Che meraviglia! Favola delicatissima.
    Marzia Vacchelli

Rispondi a Marzia Vacchelli Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *