La cornacchia che voleva imitare l’aquila. Una favola di Esopo

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un giorno un pastore portò il suo gregge a pascolare in un grande prato.
D’improvviso da dietro un grande albero spuntò un aquila che con i suoi grossi artigli si gettò su un piccolo vitello, l’afferrò e se lo potò via.
Il pastore si disperò molto della grave perdita.
Non lontano un cornacchia aveva assistito alla scena , e volendo imitare l’aquila decise di fare lo stesso.
Così si gettò sopra a un altro vitello e gracidando fece per prenderlo. Ma i suoi artigli si impigliarono nella lana, e non riuscì a liberarsi.
Il pastore, infuriato, acchiappò la cornacchia, le tagliò le ali e la sera la donò ai figli perché ci giocassero.

  • Papà, ma che animale c’hai regalato? Dissero i figliuoli del pastore. E il pastore disse:- E’ una cornacchia sciocca che pensava d’essere un’aquila

Bisogna essere sempre felici di quel che siamo, e non invidiare, o peggio ancora, cercare di assomigliare a qualcun altro.

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