Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche di Simon Balestrazzi
Debbo compiangere veramente la mia povera vecchia zia Velia di Cargiore per un gran cordoglio che le è toccato quest’anno e di cui si mostra inconsolabile, perché prevede che non le passerà piú e le amareggerà orribilmente il pensiero, prima cosí dolce, della prossima morte, se il vescovo… se Monsignore non ci porta rimedio.
Monsignore, sí: perché il cordoglio di zia Velia, condiviso da tutti i fedeli di Cargiore, è cagionato dal nuovo curato venuto quest’anno.
Un uomo d’altri tempi, per compiangere una sua vecchia zia dall’anima candida, primitiva, afflitta da un dolore di questo genere, avrebbe trovato certamente parole semplici, espressioni tenere, qualche ragione alla buona, spontanea, a lei comprensibile.
