Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Una volpe dal pelo rosso si appostò in agguato dietro un cespuglio. Aveva sentito un leggero movimento sottoterra. Qualcosa scricchiolava di sotto le sue zampe. Ma dopo qualche istante quel subbuglio smise all’improvviso. Forse la sua preda doveva avere sentito qualcosa, e per prudenza rimase ferma e immobile; il sospetto che ci fosse un grande pericolo fuori dalla tana le impediva persino di respirare. Ma la volpe dal pelo rosso, che è assai astuta e ne sa tante e forse di più, smise anche lei quasi di respirare, restò così immobile, fingendo d’essere morta e attese con grande pazienza. […]
[…] la volpe sa molte cose, di certo, ma il riccio ne sa una ancora più grande.
