
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Nel mezzo della sala grande, dove sedeva l’Imperatore, avevano sistemato un trespolo d’oro, sopra il quale stava l’usignolo. Tutta la Corte era presente e guardava l’uccellino grigio, che l’Imperatore aveva salutato con un cenno del capo. E l’usignolo cantò. Cantò così meravigliosamente bene, che all’Imperatore vennero le lacrime agli occhi. Allora l’usignolo cantò ancora meglio, con tanta dolcezza e leggerezza, che il canto accarezzava il cuore. L’Imperatore rimase così soddisfatto, che voleva donare all’usignolo la sua sciarpa dorata perché la portasse al collo. Ma l’usignolo, pur ringraziando, non volle accettare, dicendo di essere già ricompensato dal gradimento dell’imperatore. […]
