Messa in voce di Gaetano Marino. Musiche di Simon Balestrazzi
Ci eravamo levati al bujo e camminavamo da tre ore con una fame da lupi, per certe scorciatoje scellerate che, a dire di Stefano Traína, ci avrebbero fatto risparmiare un terzo di cammino: ma già tre o quattro volte ci era toccato di tornare indietro, non trovando l’uscita, e non so quanto tempo avevamo perduto a scavalcar muricce, e cercare il passo tra fitte siepi di àgavi e di rovi, a traversar rigagnoli sui ciottoli: fatiche da bestie, che ci avevano tolto l’unico compenso al sonno perduto: quello di godere, camminando per vie piane, l’ilare freschezza dell’aria mattutina in campagna. E gli scarponi e le munizioni da caccia ci pesavano e la cinghia del fucile ci segava le spalle.
