La volpe e il caprone. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una volpe era caduta in un pozzo e non poteva più uscirne. Un caprone assetato viene allo stesso pozzo guarda dentro e la vede: – E’ buona quest’acqua? Era la fortuna inattesa. – Se è buona! Scendi giù, amico mio! Scendi: è una delizia!
E quello stordito si caccia giù e beve sino a saziarsene. Quando ebbe bevuto, si guardò intorno. – E ora come si fa a risalire?

  • Già, è un affaraccio; ma c’è un modo di salvare te e me. Guarda: tu appoggi i piedi davanti, così, in alto, contro il muro, e rizzi le corna; io m’arrampico e poi ti tiro su. Va bene? – Facciamo pure così rispose quel bonaccione; e così fece.
    La volpe, saltando lesta lungo le gambe, le spalle e le corna del suo compagno, si trovò subito al collo del pozzo; e già se ne andava.
  • Ohé, – gridò il malcapitato – te ne vai? E così mi tradisci?
    La volpe si rivoltò verso di lui : – Se tu avessi tanti ragionamenti nella testa quanti hai peli sotto il mento non saresti sceso giù, prima d’aver pensato al modo di risalire.

L’amicizia tra la tartaruga e l’aquila. Una favola africana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

La tartaruga e l’aquila non possono incontrarsi spesso: una passa il suo tempo tra le nuvole e l’altra sulla terra. Ma quando l’aquila comprese che cara compagna potesse essere la tartaruga, venne a cercarla nella sua tana.
La famiglia della tartaruga fu molto contenta della sua compagnia e l’aquila mangiò così bene che tornò spesse volte: ogni volta che andava via rideva, Ha, ha! Posso godermi l’ospitalità della tartaruga sulla terra, ma lei non potrà mai raggiungere il mio nido, lassù in cima agli alberi!
Ben presto le frequenti visite dell’aquila, il suo egoismo e la sua ingratitudine furono sulla bocca di tutti gli animali della foresta.

Il leopardo e l’antilope. Una favola dall’Africa

Adattamento e messa in voce di  Gaetano Marino

Tutti sanno che il leopardo e l’antilope sono nemici fra loro, e spesso quest’ultima si trova a dover interpretare la parte della vittima nei loro scontri.
Un giorno, senza che nessuno dei due l’avesse voluto, un leopardo e un’antilope si incontrarono faccia a faccia. Decisero che era meglio se si mettevano a discutere fra di loro anziché azzuffarsi, e alla fine conclusero di porre fine alla loro inimicizia e di vivere assieme in pace. Ma…

Adattamento e messa in voce di  Gaetano Marino

Tutti sanno che il leopardo e l’antilope sono nemici fra loro, e spesso quest’ultima si trova a dover interpretare la parte della vittima nei loro scontri.
Un giorno, senza che nessuno dei due l’avesse voluto, un leopardo e un’antilope si incontrarono faccia a faccia. Decisero che era meglio se si mettevano a discutere fra di loro anziché azzuffarsi, e alla fine conclusero di porre fine alla loro inimicizia e di vivere assieme in pace. Ma…

Il cacciatore di serpenti e il pitone africano. Una favola dall’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta, in un villaggio vicino alla grande foresta, un uomo chiamato Mutisya. Questi si sposò con una donna chiamata Mariamu, e avevano due bambini. Mutisya per guadagnarsi da vivere faceva il cacciatore di serpenti nella grande foresta, e vendeva le loro pelli agli artigiani per fare scarpe e borse, in una piccola città non lontana dal villaggio. Purtroppo Mutisya non guadagnava abbastanza, e la famiglia viveva in povertà. Ogni mattina Mutisya usciva di casa per andare alla foresta, dove metteva le trappole per i serpenti. Vi erano giorni fortunati in cui riusciva a catturare e portare a casa numerose pelli di serpente, ma altri giorni, ed erano tanti, nei quali Mutisya tornava a casa con il sacco vuoto. […]

Il fagiolo che voleva essere palma. Una favola di Massimo Fancellu

Messa in voce di Gaetano Marino

Massimo Fancellu, sito webAgape Consulting

C’era una volta Eolo, un seme di fagiolo che, finalmente, diventa una piccola, tenera piantina. La piccola pianta di fagiolo, chissà perché, si era convinta di essere una palma; una di quelle palme alte quasi fino al cielo, tanto grande da fare ombra a chiunque. Il fatto di essere cresciuta in un campo di fagioli simili a lei non le importava; imperterrita, continuava a ripetere: “Diventerò una grande palma!”. […]

Il coniglio Kalulu ruba il pasto dell’elefante Tembo. Una favola Africana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un giorno il coniglio Kalulu stava osservando i cuccioli dell’amica Soko, la scimmia madre. I suoi tenerei pargoletti giocavano tra gli alberi, e ognuno di loro teneva il proprio fratellino per il collo, come fosse un prigioniero, ma per farlo usava la propria coda, che era lunga, come si sa. Il coniglio Kalulu pensò che questo gioco poteva servire a tante cose. Ma bisognava saperlo fare, e lui, Kalulu era un coniglio e non aveva una coda lunga. Ebbe però un’idea. Avrebbe potuto intrecciare le liane della foresta con un nodo. E così fece. Nei giorni che seguirono tantissimi animali rimasero impigliati foresta, e riuscivano a scappare con molta molta fatica. Tutti pensavano che fosse capitato per caso, ma in realtà, noi lo sappiamo bene, era Kalulu che sperimentava la sua trappola intrecciando le liane. […]

L’elefante e la formica, una favola dall’Africa

adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’ era una volta un elefante assai vanitoso e pieno d’orgoglio.
Quando camminava per la giungla non si curava affatto di chi incontrasse sul suo cammino. Rompeva, spezzava e tirava giù alberi di ogni tipo. I suoi barriti facevano tremare tutti gli animali della jungla. Io sono grande, il più grande di tutti, il più forte, animali della giungla, guai a chi non mi rispetta! […]

Il leone e il bambino abbandonato. Una favola dall’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un giorno un leone se ne andava in giro per la foresta, quando d’improvviso trovò un bambino appena nato che ea stato abbandonato. Il leone, anziché mangiarselo, lo prese delicatamente tra le fauci e se lo portò nella sua tana. Nel tempo il leone adottò il bambino, come se fosse un suo cucciolo. Tanto che gli procurava il miglior cibo che potesse, così che il bambino crescesse robusto e sano. E il bambino crebbe in maniera stupefacente, addirittura si fece più forte del leone stesso. Ma il leone non aveva mai smesso di cercare i genitori del bambino, e tutti i giorni si recava al villaggio per riuscire a scoprire chi fossero. Il tempo passò e un giorno…

Il gigante egoista. Una fiaba di Oscar Wilde

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Tutti i bambini, appena usciti di scuola, correvano a giocare in quel giardino.
Era un giardino immenso con un castello al centro dove si ergeva una torre altissima. Si diceva che il padrone di tutto fosse un terribile e feroce Gigante. Un Gigante che aveva fama d’essere un grande Egoista. I bambini però amavano quel giardino da sempre e, non avendo mai visto il Gigante, vi correvano dentro per giocare. Forse è per questo motivo che in quel giardino pareva ci fosse sempre la bella stagione. Ma un giorno il Gigante Egoista tornò.

Shamus e la profezia del cranio dei corvi. Una leggenda dalla Scozia

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Nelle Highlands e nelle Ebridi, terre della scozia nordoccidentale, vi era un’antica leggenda secondo la quale un bimbo poteva ricevere grandi poteri sovrannaturali se, appena svezzato dalla madre, avesse bevuto il latte versato nel cranio di un corvo, uccello ritenuto dagli antichi il più intelligente e saggio. Accadde, parecchio tempo fa, quando il tempo era ancora senza tempo, che un uomo di nome Conall, capo di una tribù del Kintail, volle scoprire se quella leggenda sui poteri contenuti nel cranio di un corvo fosse verità, o frutto di sole fantasie popolari. […]

La storia di Tauarì, figlio del delfino rosa. Amazzonia, la foresta, il suo popolo e i suoi miti. Un racconto di Marcia Theophilo

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino.
Musiche di Michael Brook & Brian Eno.

Sono la voce della Foresta. Quello che vi devo raccontare è proprio la verità. Il Delfino Rosa ha un figlio di nome Tauarì e lo sta cercando tra gli altri bambini indios che giocano nel fiume. È importante per il Delfino Rosa, il Boto, ritrovare suo figlio, perché Tauarì deve portare al mondo un messaggio di salvezza per la natura dell’Amazzonia. […]

Marcia Theophilo, poeta ed antropologa, è nata a Fortaleza in Brasile.
Rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia.
Ha ricevuto numerosi premi internazionali.
È presente all’EXPO RIO DE JANEIRO, 9-31/giugno/2011, con il libro
AMA+ZONIA, Corpos da Natureza (foto di Fabian e poesie di Marcia
Theophilo, in italiano, portoghese e inglese).
Lectio magistralis al salone del Libro di Torino 2011, stand del Senato
della Repubblica sul tema “Natura e nuova economia”.
È testimonial dell’iniziativa “Per una Cultura della Biodiversità”, promossa
dalla Commissione Nazionale Italiana UNESCO nell’ambito della campagna
di educazione allo sviluppo sostenibile (DESS). Ha ricevuto da
Fulco Pratesi il “Panda” come testimonial biodiversità del WWF
Italia. Marcia Theophilo è candidata al premio Nobel.
maggiori informazioni: http://www.marciatheophilo.it/

Yin e Yang. Il buio e la luce. Una leggenda dalla Cina

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Migliaia e migliaia di anni fa, Chang E e suo marito Hou Yi, prode guerriero, vissero durante il regno del famoso imperatore Yao. Hou Yi, membro della Guardia Imperiale e infallibile arciere, adoperava un arco straordinariamente magico che scoccava frecce dotate di grande magia e precisione. La vita degli uomini era tranquilla e in pace, ma poi ci fu quella mattina d’estate, dove, all’improvviso, tutto cambiò e il silenzio avvolse ogni cosa. […]

Huang e il Genio del Tuono. Una fiaba dalla Cina

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

In un antico villaggio della Cina, nella provincia della città di Nanchino, viveva un ragazzo buono e generoso, il suo nome era Huang. Gli abitanti del villaggio lo conoscevano bene e tutti ammiravano il suo altruismo. Ma queste lodi non facevano piacere a Huang, perché egli era modesto e riservato, e come spesso accade a chi fa del bene senza trarne vantaggio per se, Huang offriva la sua generosità desiderando che nessuno lo venisse a sapere; […]

La fanciulla che calpestò il pane. Una fiaba di Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] Si chiamava Inger, ed era una bambina povera, orgogliosa, superba e cattiva. Da piccolina aveva come divertimento quello di catturare le mosche e di strappar loro le ali riducendole ad animaletti striscianti. Prendeva il maggiolino e lo scarabeo, li infilzava con uno spillo e poi metteva una fogliolina verde o un pezzetto di carta tra i loro piedi, così il povero animale vi si afferrava e si rigirava senza posa per cercare di liberarsi dall’ago. […]

Sapo Pipa Kururù, figlio del sole. Una fiaba dall’Amazzonia. Di Gaetano Marino

Scritta e messa in voce da Gaetan Marino

Tra quelle fitte e rigogliose foreste, dove animali di innumerevoli specie e fiumi sinuosi che sembrano non avere fine, la grande e immensa Amazzonia racconta fiabe e leggende di straordinaria bellezza. Guerrieri che si trasformano in pesci o tigri, delfini rosa che incantano donne e bambini, sirene di acqua dolce e addirittura un dio implacabile che protegge la foresta pluviale. Ebbene, noi, in questa fiaba racconteremo di un animaletto; un piccolo essere comparso molto molto tempo fa; quando ancora il tempo non aveva tempo. Quando ancora l’uomo non c’era.

Il lupo e i sette capretti. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una mamma capra che aveva sette capretti. Li amava moltissimo e cercava sempre di proteggerli. Un giorno la mamma vide che la dispensa era vuota. “Figli miei” disse allora “io vado nel bosco a cercare provviste e voi resterete in casa da soli. Ma mi raccomando: non dovete aprire la porta a nessuno!” “Non ti preoccupare mamma” dissero i sette capretti in coro. Ma la mamma insistette: “Badate che il lupo cattivo è abile a mascherarsi. Ma potrete riconoscerlo dalla voce roca e dalle zampacce nere!”. Ciò detto partì. […]

Felice è il principe, e la rondine devota. Una fiaba di Oscar Wilde

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

E la statua del Principe stava lassù, in cima alla città. Stava ben piantata sopra una colonna di marmo bianca, tutta ricoperta d’oro zecchino. Aveva due zaffiri luminosi al posto degli occhi, e sull’impugnatura della spada, proprio al centro, luccicava un grande rubino prezioso.
Tutta la città ammirava il Principe Felice, persino i viaggiatori restavano abbagliati dal suo splendore. […]

Il Mostro Pelosissimo. Dalla fiaba di Henriette Bischonnier – Pef

Traduzione di Giulio Lughi. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Illustrazione copertina di Geneviève Ferrier – EMME EDIZIONI

[…] Aveva una bocca molto grande, due occhietti azzurrognoli e due braccia lunghissime e sottili che uscivano dalle orecchie, con le quali catturava facilmente i topi. Aveva peli dappertutto: sul naso, sui piedi, sulla schiena, sui denti, sugli occhi, e anche in altri posti. Il suo sogno era mangiare degli esseri umani. […]

Bella e la Bestia. Una fiaba di Charles Perrault

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

In un tempo lontanissimo c’era una volta una città abitata quasi esclusivamente da mercanti. Quando dai porti vicini e lontani giungevano le navi cariche di merci era una festa per tutti. Uomini, donne, bambini si vestivano con gli abiti più belli, si ornavano con gioielli e ghirlande di fiori e si radunavano in piazza.
Nel centro della città, una grande casa si distingueva dalle altre; qui viveva un ricco mercante con la sua unica figlia Bella, una fanciulla semplice e buona. Sul suo bellissimo viso splendevano due occhi chiari e dolci, sull’ampia fronte cadevano riccioli bruni, il suo corpicino era snello e flessuoso. Fu perciò soprannominata da piccola «la bella bambina». E Bella fu il suo nome anche quando divenne più grande.

Il Principe Ranocchio, una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nei tempi lontani, c’era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole si meravigliava, quando le illuminava il viso.
Vicino al castello del re c’era un bosco e nel bosco, sotto un vecchio asfodelo, c’era un sorgente d’acqua chiara. Nelle ore più calde del giorno, la principessina andava nel bosco e sedeva su un grande masso che stava accanto alla sorgente. E quando si annoiava, ella prendeva una pallina d’oro, la buttava in alto e la ripigliava, e così per un bel po’.
Un giorno la pallina d’oro, ahimè, non ricadde nella manina della principessina, ma scivolò a terra e… e rotolò, e rotolò, e rotolò, sinché, plunfete! cadde nell’acqua della sorgente. […]

Madama Holle. Una fiaba dei fratelli Grimm. * dai 10 anni

* dai 9 anni

adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una vedova aveva due figlie, una bella e laboriosa, l’altra brutta e pigra. Ma ella preferiva di gran lunga quest’ultima, perché‚ era la sua vera figlia, e all’altra toccava tutto il lavoro come alla Cenerentola di casa. Ella doveva sedere ogni giorno accanto a una fontana, sulla strada maestra, e filare finché‚ le sprizzava il sangue dalle dita. […]

Il cavallino e il fiume. Una favola dalla Cina.

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Un cavallino viveva nella stalla con la madre e non era mai uscito di casa, né si era mai allontanato dal suo fianco protettivo. Un giorno la madre gli disse: “Figlio mio, è ora che tu esca di casa e che impari a fare piccole commissioni per me. Che ne dici di portare questo sacchetto di grano al mulino!” “Subito mamma, porterò questo sacchetto di grano al mulino” Con il sacco sulla groppa, contento di rendersi utile, il cavallino si mise a trotterellare verso il mulino. Ma dopo un po’ trovò sul suo cammino un fiume, che lui ovviamente non aveva mai visto, e si domandò. […]

Storia dello zio Tontolone, orco e stregone. Una fiaba dalla tradizione popolare

Adattamento e messa in voce da Gaetano Marino

C’era una volta in un villaggio una buona madre, che aveva una cara figliuola di nome Isotta. Era il tempo di carnevale, e tutte le famigliuole del villaggio sentivano una gran voglia di Zeppolona. Molti si chiederanno cosa fosse la Zeppolona. Beh, come dice il nome stesso, la Zeppolona è una zeppola che si lascia a lievitare più di tutte le altre, perciò, quando si frigge, si fa tanto tanto grande. […]

Sventolino e la perfetta festa di Halloween. Un racconto di Gaetano Marino

Scritto e messo in voce da Gaetano Marino

C’era una volta in un paese lontano lontano, lontanissimo, un vecchio vecchio vecchissimo castello, che stava in cima ad una collina circondata da rovi e spine, e armata di cannoni spara puzzette, che stavano ben nascosti, camuffati, tra i cespugli dei corbezzoli esplosivi. Perché, dovete sapere, che il castello andava difeso. Da chi? Ma dagli invasori della domenica, no? E pure nei giorni di altre feste. […]

La figlia dei draghi. Una leggenda dalla Cina

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Dopo che il cielo e la terra furono separati, nove draghi potenti, che vivevano da sempre nel firmamento, venivano spesso a giocare tra le nuvole del cielo dai mille colori. Quando essi si avvicinavano alla terra, ammiravano le montagne, i fiumi, le valli, le foreste, gli animali di ogni specie, mari e laghi. Tutto appariva immerso in un mondo di grande splendore. Venne poi un giorno in cui i nove draghi furono catturati dalla luce di una gemma preziosa che brillava di tante luci. […]

La storia di Hok Lee e dei nani. Una fiaba cinese

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta in una piccola città della Cina un uomo che si chiamava Hok Lee. Egli era un grande lavoratore. Insieme al suo lavoro egli si occupava con molto gudizio della casa, dato che non aveva una moglie. I vicini stimavano Hok Lee: “Che uomo serio!” dicevano, “lavora tanto anche quando sta in casa sua, e non si riposa mai.” Ma l’apparenza ingannava tutti. Perché Hok Lee anche se lavorava tutto il giorno, la notte, quando tutti stavano a riposare, egli se ne andava in giro con una banda di criminali a scassinare le case dei ricchi signori, insomma, faceva il ladro. […]

Orsetto pancione. Una favola di Massimo Fancellu

Messa in voce di Gaetano Marino

Massimo Fancellu, sito webAgape Consulting

C’era una volta un piccolo orso che viveva in una famiglia di orsi, con il papà, la mamma e altri tre fratelli. L’orsetto è il più piccolino di tutti e fa molta fatica a stare dietro ai suoi fratelli, che stanno già imparando a pescare, cacciare e procacciarsi il cibo. Ma il nostro piccolo orsetto sta ancora attaccato alla mamma: tutti i giorni, gli dà tanto latte e l’orsetto cresce sano e robusto… tanto da aver messo su una bella pancia. […]

Giacomo di cristallo. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l’aria e l’acqua.
Era di carne e d’ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca. Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie. […]

Una tempesta improvvisa. Un racconto di Massimo Fancellu

Messa in voce di Gaetano Marino

Massimo Fancellu, sito webAgape Consulting

C’è un ragazzo che ama il mare; desidera tanto una barca a vela, ma non può permettersela.
Fino ad un bel giorno in cui, inaspettatamente, eredita una bellissima barca a vela da un lontano zio d’America. Il ragazzo comincia subito a utilizzarla per navigare, imparando giorno dopo giorno a governarla sempre meglio. Naviga sempre con prudenza, rispettoso del mare. Un giorno, però, mentre si trova lontano dal porto, scoppia – improvviso e violento – un uragano; il ragazzo fa il possibile per rientrare in porto, ma le alte onde sono così impetuose da far sprofondare speranza e fiducia nel giovane che inizia, così, a perdere lucidità e controllo dell’imbarcazione. […]

Wangniang, la storia delle spiagge che guardano la madre. Una leggenda dalla Cina

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Molti molti anni fa, nella valle del Sichuan posta ad occidente della grande Cina, vi fu una terribile siccità. Gli alberi morivano, le gemme ingiallivano e non riuscivano a dare frutti, le risaie si seccavano spaccando il terreno, i laghi non avevano più acque e il sole infuocava la terra. In un minuscolo villaggio, al bordo di una cascata d’acque, oramai secca, abitava una famiglia. La madre si chiamava Madre Niè, e aveva più di quarant’anni, e suo figlio Niè Lang aveva appena quattordici anni. […]

Il vecchio Trink e Trank e la principessa signora Margonne. Una fiaba dei fratelli Grimm. Messa in voce di Lilli Fois

Messa in voce di Lilli Fois

C’era una volta un re, che aveva una figlia a cui voleva molto bene. Questo re aveva fatto costruire un monte di vetro, promettendo che che avrebbe dato sua figlia in sposa a chi fosse riuscito ad attraversarlo, senza minimo cadere. C’era un giovane ragazzo che era innamorato della principessa e domandò al re se potesse averla lui in sposa.
— Sì! — disse il re: – se attraverserete il monte senza cadere, l’avrete.
Allora la principessa, che già amava il coraggioso ragazzo, disse che voleva anche lei attraversare il monte, insieme con il suo amato, così da poterlo aiutare, semmai dovesse cadere. Il re suo padre diede il suo permesso. […]

Il lucertolone, una fiaba di José Saramago

Messa in voce di Vittoria Marras

La storia è di fate. Non che esse appaiano (né io l’ho affermato), ma che altro potrebbe essere la storia del lucertolone sbucato allo Chiado? Sì, è comparso un lucertolone allo Chiado. Grande e verde, un ramarro imponente, con degli occhi che sembravano di nero cristallo, il corpo flessuoso coperto di squame, la coda lunga e agile, le zampe rapide. Si è piazzato in mezzo alla strada, con la bocca semiaperta, sparando la lingua bifida, mentre la pelle bianca e fine del collo pulsava ritmicamente. […]

La leggenda dello spirito del vento del Nord.

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Sulla vetta di una montagna sconosciuta c’era un piccolo villaggio senza nome. Accanto al villaggio c’era il cratere di un piccolo vulcano oramai spento da mille anni, che nel corso del tempo le piogge avevano trasformato in un lago, anch’esso senza nome. Ai bordi del lago era cresciuta una grande foresta di abeti. […]

I quattro avventurieri. Leggenda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] L’uomo si mise in mente di esplorare il mondo assieme a una scimmia, un topo e un serpente. Dopo molti giorni di cammino, i quattro amici si trovarono in un territorio freddo e coperto di neve. C’era cosi tanta neve sul terreno che il serpente, il topo e la scimmia non riuscivano ad avanzare di un solo centimetro. Per loro fortuna, nella vicina foresta sorgeva una casa, e tutti quanti si avviarono in quella direzione per vedere se era possibile passarvi la notte. […]

La leggenda delle Oche Guerriere di Roma. Leggenda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una delle leggende più famose legata all’assedio di Roma da parte dei Galli. La vicenda si svolge sul Campidoglio, all’incirca verso il 390 a.C., là dove sorgeva il tempio di Giunone e dove si trovavano le oche sacre alla dea. I Romani, ormai sotto assedio da molti giorni iniziavano a soffrire la fame, per questo erano fortemente tentati di uccidere le oche che si aggiravano liberamente sul Campidoglio, tuttavia non ne ebbero il coraggio, essendo queste consacrate alla dea. Una notte i galli tentarono un attacco notturno contro la rocca del Campidoglio, e stavano già scalando le mura quando con grandi strepiti le oche, svegliarono i soldati, che combatterono con grande energia respingendo i Galli: così il Campidoglio fu liberato dal pericolo dei barbari, e Roma fu salvata dalle oche.

La legenda di Maui e la nascita dell’arcobaleno. Dalla Polinesia

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Sono passati ormai tanti secoli da quando il dio Ka-Le, adirato con gli uomini diventati malvagi e crudeli, sommerse le terre, innalzandosi sopra le montagne e devastando ogni cosa col suo furore. Solo a un uomo Ka-Le concesse la salvezza: si chiamava Maui ed era così buono e generoso che il dio gli concesse di fabbricare un grande vascello capace di navigare sulle acque infuriate, in attesa che l’oceano si placasse. […]


La leggenda della nascita delle launeddas. Di Grazia Deledda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Grazia Deledda, premio Nobel Letteratura (Nuoro, 28 settembre 1871 – Roma, 15 agosto 1936). Con queste leggende ci fa dono delle sue memorie di fanciulla, ricche di ricordi avvolti nel tempo senza tempo; ricordi di lunghe serate famigliari trascorse accanto al camino. Storie fantastiche, leggende e fantasticherie popolane, che riempiono i fili delle parole di queste storie, a metà tra il sonno e la veglia. Fatti e personaggi narrati da generazioni di padri e figli e di voce in voce.

La leggenda di Castel Doria. Di Grazia Deledda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta a Castel Doria, una fortezza edificata intorno al XXII secolo a pochi passi da Santa Maria Coghinas, un sotterraneo che conduceva dal castello alla chiesa di San Giovanni, situata all’altra riva del Coghinas. Si narra che i Doria lo avessero scavato per recarsi alla messa nei giorni di festa. Un marciapiede conduce dalla torre alla Conca di la muneta, dove i Doria battevano moneta. Questa Conca pare sia una grande cisterna profonda: nel fondo esisteva una campana d’oro, e i passanti gettavano una pietra, per farla suonare. […]

La leggenda di Aprile. Di Grazia Deledda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Dei figli dell’Anno, Aprile era il più bello, il più alto e il più nervosamente robusto, sebbene ancora in crescenza, come gli abeti giovani delle radure del bosco. Bonaccione, anche, laborioso e innocente, coltivava, col padre, i campi e i frutteti, e gli orti dove la tenera freschezza degli ortaggi era tale che neppure le farfalle, per non sciuparli, li sfioravano. […]

La leggenda di Zia Biròra e del suo San Michele Arcangelo. Di Grazia Deledda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

La mercantessa d’uova, zia Biròra Portale, viaggiava recando un cesto d’uova da Orotelli a Nuoro. Zia Biròra viaggiava di notte perché viaggiava a piedi, e viaggiava a piedi perché i guadagni del suo commercio erano tanto esigui da non permetterle di viaggiare a cavallo. Figuratevi che tutti i capitali del suo commercio stavano dentro quel cestino intessuto di canne che ella recava sul capo: duecento uova. Ogni tre giorni zia Biròra, comprava duecento uova, le disponeva nel cestino, fra la paglia, e si metteva in viaggio per Nuoro. Col guadagno viveva tre giorni. […]

Il pavone e la fame. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Il contadino parti, dopo aver chiuso la porta del cortile.
Sperava di ritornare presto, ma i giorni passavano senza che lui si facesse vedere.
Gli animali del cortile avevano fame e sete; perfino il gallo non cantava più.
Stavano tutti immobili, per non consumare le forze, sotto l’ombra di una pianta.
Soltanto il pavone, anche quel giorno, si levò barcollando sulle zampe, apri a ventaglio la sua grande e variopinta coda, e incominciò a passeggiare avanti e indietro.

  • Mamma – domandò una magra gallinella alla chioccia – perché il pavone fa la ruota tutti i giorni? –
  • Perché è vanesio, figlia mia; e l’ambizione è un vizio che scompare soltanto con la morte

La legge della vita e altre favole. Scritte da Virna Chessari e adattate da Gaetano Marino

Messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un grosso ragno peloso che attendeva un moscone nero standosene a testa in giù, immobile e ben piazzato nella propria tela. Quel moscone nero, che sembrava intontito, da un po’ di tempo gli svolazzava intorno.
“Cadrà sicuramente nella mia trappola, i miei fili invisibili lo agguanteranno e non avrà scampo”. Pensò il ragno peloso, mentre già pregustava il nutriente pasto. […]

Uno e Sette. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il Sogno di Orlando. Una fiaba tratta dai fratelli Grimm. * dai 10 anni

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino
Musiche originali di Paolo Mereu

*** dai 10 anni ***

E paura sia.
C’era una volta una donna che era una strega e aveva due figlie: una, brutta e cattiva, era la sua figlia; l’altra, buona e bella, era la figliastra. Ed ella tanto amava la prima, quanto odiava la seconda. Un giorno la figliastra aveva un bel grembiule che piaceva all’altra, tanto che quest’ultima, invidiosa, andò dalla madre e disse: -Quel grembiule deve essere mio-. -Sta’ tranquilla, bimba mia, lo avrai- disse la vecchia. -La tua sorellastra ha meritato la morte da un pezzo, e questa notte, mentre dorme, verrò a tagliarle la testa. Bada solo di coricarti dietro e spingila ben bene sul davanti.- […]

Una Viola al Polo Nord. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Tante domande. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Storia del cavallo incantato. Una fiaba araba

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Durante la festa del Novruz, il capodanno che si celebra in tutta La Persia nel periodo della primavera, dopo che i più abili e i più ingegnosi del paese ebbero offerto al re e a tutta la corte il divertimento dei loro spettacoli, un Indiano si presentò al cospetto del sovrano spingendo un cavallo riccamente bardato e imitato con tanta arte che, vedendolo, lo si sarebbe in un primo momento scambiato per vero. L’Indiano si inchinò davanti al trono e, rialzandosi, disse:
Sire, sebbene io mi presenti per ultimo a Vostra Maestà, posso tuttavia assicurarvi che non avete visto nulla di così meraviglioso né di così sorprendente come il cavallo che vi sto mostrando. […]

Sulla spiaggia di Ostia. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

I fiori della piccola Ida. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le fiabe di Hans Christian Andersen. Scrittore danese. Uno dei più importanti autori di storie fantastiche, che riutilizzò in modo originale il grande patrimonio delle fiabe nordiche, adattandole in un contenuto sempre positivo e pieno di speranza. Il forte senso religioso e onirico, dietro una vita personale fatta di povertà e amarezze, hanno caratterizzato le fiabe di Andersen in una visione fantastica, e allo stesso tempo realistica dei contenuti, con cambi improvvisi di ritmi e narrazione, fino a realizzare straordinarie avventure.

La strega e la sorella del sole. Una fiaba di Aleksandr Nikolaevic Afanas’ev

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Vivevano un tempo, in un lontano reame, uno zar e una zarina che avevano un figlio, Ivan, muto dalla nascita. Aveva dodici anni quando un giorno andò nella stalla dal suo stalliere preferito. Questo stalliere gli raccontava sempre le fiabe e anche quella volta il principe Ivan era andato da lui per sentirne una, ma udì ben altro. – Principe Ivan! ­ disse lo stalliere – Tua madre darà presto alla luce una figlia, che sarà una terribile strega e divorerà padre, madre e tutti i sudditi. Perciò va, chiedi a tuo padre il suo cavallo migliore, come se volessi cavalcare un po’, e vattene via di qui se vuoi salvarli da tanta sciagura.

L’incantesimo della sorgente. Una fiaba dalla Polonia

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una fiaba dalla Polonia

Promosso, più due. Di Gianni Rodari.

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Lo Spaventa Passeri. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Le due fate, una fiaba di Charles Perrault

Traduzione di Carlo Collodi. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una mamma vedova che aveva due figliuole.
La maggiore, che si chiamava Cecilia, era la sua figlia naturale. La fanciulla le somigliava in tutto e chi vedeva lei, vedeva sua madre, tale e quale. Tutte e due erano antipatiche e così gonfie di superbia, che nessuno le voleva avvicinare. Viverci insieme poi, era impossibile.
La più giovane invece, che si chiamava Francesca, era la sua figliastra, a cui era purtroppo morto il babbo, ed era dolce, bella e buona di cuore
E naturalmente, poiché ogni simile ama il suo simile, quella matrigna maligna andava pazza per la figliuola sua; mentre per quell’altra figliastra un’avversione e una ripugnanza spaventevole. La faceva mangiare in cucina, e tutte le fatiche e i servizi di casa toccavano a lei.

Le scimmie in viaggio. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La vecchia zia Ada. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il villaggio dei passeri. Una fiaba dall’Indonesia

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Tolau era un giovane serio e affettuoso che viveva con i vecchi genitori in un piccolo villaggio. Egli lavorava con grande volontà la sua piantagione di riso, che era famosa nei dintorni per l’abbondanza e l’ottima qualità del suo raccolto. Il giovane era diventato quasi ricco con i frutti del suo lavoro.
Quando raggiunse l’età di prendere moglie, Tolau la cercò tra tutte le ragazze del villaggio, ma nessuna destò il suo interesse. Il giovane allora decise di andare con la madre in giro nei dintorni alla ricerca di una sposa, mentre il padre restava al villaggio per badare alla piantagione.
I due si misero in viaggio. I

La strada di cioccolato. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Le arance d’oro. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Si racconta che c’era una volta un Re, il quale aveva dietro il palazzo reale un magnifico giardino. Tanti erano gli alberi di questo giardino, ma il più raro e il più pregiato, era quello che faceva le arance d’oro. Quando arrivava la stagione delle arance, il Re vi metteva a guardia una sentinella, notte e giorno; e tutte le mattine scendeva lui stesso a osservare coi suoi occhi se mai ne mancasse qualcuna, persino le foglie contava. Una mattina il re va in giardino, e trova la sentinella addormentata. Guarda l’albero… Le arance d’oro non c’erano più! – Sentinella sciagurata, pagherai colla tua testa. […]

La strada che non andava in nessun posto. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il pescatore e la sua anima. Una fiaba di Oscar Wilde

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Tutte le sere quel giovane Pescatore usciva in mare per gettare le sue reti.
Una sera trovò nella rete una piccola Sirena addormentata.
Era bellissima. Il giovane Pescatore la tirò a sé, tenendola bene fra le braccia.
Subito la bella sirena supplicò:
-Oh pescatore, giovane pescatore. Ti prego, liberami, e lasciami andare. Mio padre è un re vecchio e solo, e io sono l’unica sua figlia.
– Va bene, bella Sirena, ti libererò, ma prima devi promettermi che ogni notte verrai a cantare da me, perché i pesci amano ascoltare il canto delle sirene, e così le mie reti saranno piene.
Rispose il giovane pescatore

La passeggiata di un disastro. Di Gianni Rodari

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La parola piangere. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Baba Jaga e la piccola Ania. Una fiaba dalla Russia

Adattamento e messa in voce da Gaetano Marino

Baba-Jaga è un personaggio della mitologia slava, in particolare di quella russa, e la figura immaginaria di un personaggio fiabesco. Mostruosa vecchietta che possiede oggetti incantati ed è dotata di poteri magici In una serie di fiabe viene paragonata ad una strega, una incantatrice.

La fuga di Pulcinella. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il sale, il bene più prezioso dell’oro. Una fiaba di di Božena Němcová

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un re che aveva tre figlie che gli erano più care della vita stessa. Quando il suo capo si fece bianco come la neve e le forze cominciarono a venirgli meno, un pensiero gli tornava spesso alla mente: quale delle figlie sarebbe divenuta regina dopo la sua morte. Infine decise che avrebbe regnato quella che più lo amava.

La febbre mangina. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Cavolo Bellafoglia e la Farfalla Vanitosa. Da una fiaba di Apuleio

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Era una splendida mattina di primavera. Il sole abbracciava ogni cosa con i suoi raggi, donando così il nuovo sorriso al mondo. E nel mondo ci stava pure quel giardino. Un magnifico giardino profumato, popolato di nuova vita e adornato di infiniti fiori e variopinti colori. In quel giardino, come dappertutto, ogni cosa si addolciva nella luce tiepida del giorno, sino a confondersi con l’orizzonte.

La famosa pioggia di Piombino. Di Gianni Rodari

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La bella principessa dai capelli d’oro. Una fiaba di Marie-Catherine, Baronessa d’Aulnoy

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Già in buona parte nota al pubblico dell’alta società francese di fine Seicento per la pubblicazioni di alcuni racconti, Marie-Catherine, baronessa d’Aulnoy, per prima proseguì la grande tradizione del Cabinet des Fées inaugurata da Perrault. La sua vita non fu facile; fu anzi colstellata di dispiaceri e infelicità, tuttavia, con i suoi 4 volumi di fiabe, madame fu senz’altro una dei successori più prolifici, e forse la maggiore in assoluto come numero di racconti prodotti. Le sue fiabe sanno mescolare sapientemente elementi tipici del dramma teatrale, ma anche allegria, ricchezza e fine ricercatezza di particolari e linguaggio, uniti anche a realismo e crudezza.

La donnina che contava gli starnuti. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La domenica mattina. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La coperta del soldato. Di Gianni Rodari

messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Babino, lo sciocco. Una fiaba di Lev Tolstoj

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le fiabe di Lev Tolstoj

La caramella istruttiva. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

L’uomo che rubava il Colosseo. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

L’imbattibile principessa e il finto vecchio. Una fiaba da Le mille e una notte

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una fiaba tratta da “Le mille e una notte”.

Il sole e la nuvola. Di Gianni Rodari

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il signor Fa la Ninna. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il semaforo blu. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il re che doveva morire. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il mondo salvato dai bambini ai tempi del Corona Virus. Una fiaba moderna

Scritta da Vanna Sanciu e Gaetano Marino. Messa in voce di Gaetano Marino

Una mattina del mese di marzo, quando ancora la primavera si annunciava timida timida, i bambini scoprirono che non sarebbero dovuti andare a scuola per qualche settimana.
Come tutti i bambini erano molto contenti: immaginavano lunghe pedalate in bicicletta, corse al parco, tanto tempo libero per giocare, e soprattutto, lunghe lunghe dormite al mattino.
Papà e mamma spiegarono invece che non si trattava di una vacanza: sarebbero dovuti rimanere a casa, a casa, e avrebbero dovuto rispettare regole molto rigide che riguardavano la loro salute!

Il pulcino cosmico. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il pozzo di Cascina. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Prezzemolina. Una fiaba di Giambattista Basile

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le storie fantastiche di Giambattista Basile
Un scrittore italiano nato a Giugliano in Campania, scrittore di fiabe indimenticabili. In una struttura tradizionalmente letteraria s’innesta la materia popolare e fantastica, narrata con maestria di stile e di parola. Piena di metafore, e straordinarie invenzioni di storie che donano leggerezza, maraviglia e allegria a chi ascolta.

Il pianeta della verità. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Lo spirito nella bottiglia. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le fiabe dei fratelli Grimm sono piccole e grandi storie fantastiche fuori dal tempo, rielaborate da Jacob Ludwig e Wilhelm Karl. Vicende di re, regine, principesse, streghe, orchi, eroi, belve mangia bambini, e altri personaggi ancora, tratte dalla tradizione popolare tedesca ed europea.

Il paese dei cani. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

L’elfo della rosa. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le fiabe di Hans Christian Andersen. Scrittore danese. Uno dei più importanti autori di storie fantastiche, che riutilizzò in modo originale il grande patrimonio delle fiabe nordiche, adattandole in un contenuto sempre positivo e pieno di speranza. Il forte senso religioso e onirico, dietro una vita personale fatta di povertà e amarezze, hanno caratterizzato le fiabe di Andersen in una visione fantastica, e allo stesso tempo realistica dei contenuti, con cambi improvvisi di ritmi e narrazione, fino a realizzare straordinarie avventure.

Il pescatore di Cefalù. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Vecchi proverbi. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La guerra delle campane. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il palazzo di gelato. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il principe cattivo. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Le fiabe di Hans Christian Andersen. Scrittore danese. Uno dei più importanti autori di storie fantastiche, che riutilizzò in modo originale il grande patrimonio delle fiabe nordiche, adattandole in un contenuto sempre positivo e pieno di speranza. Il forte senso religioso e onirico, dietro una vita personale fatta di povertà e amarezze, hanno caratterizzato le fiabe di Andersen in una visione fantastica, e allo stesso tempo realistica dei contenuti, con cambi improvvisi di ritmi e narrazione, fino a realizzare straordinarie avventure.

L’omino di niente. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il palazzo da rompere. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il paese con l’esse davanti. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

La rosa solitaria. Una favola di Giovanni Farina

Messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una rosa solitaria. Essa bramava giorno e notte che gli insetti andassero a visitare i suoi petali. Mentre nessuno la notava, ogni notte sognava che insetti numerosi come le stelle del cielo si piegavano sino a lei e la baciavano teneramente. Continuò a sognare per tante notti, e tutti i giorni schiudeva all’alba i suoi petali. La luna una notte le domandò “ non sei stanca di aspettare?” Lei rispose di si, ma doveva continuare a lottare, se si arrendeva e non apriva i suoi petali all’alba sarebbe appassita per sempre.
Morale: quando ti attanaglia la solitudine che distrugge ogni bellezza, l’unica maniera per sopravvivere è lottare, prima o dopo qualcuno si accorgerà di te. Giovanni Farina

Il naso che scappa. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il muratore della Valtellina. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il marciapiede mobile. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il mago e le comete. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il maestro Garrone. Di Gianni Rodari

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni. “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo”.

Il giovane gambero. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni.

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni.

Il buon Gilberto. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni.

I capelli del gigante. Di Gianni Rodari

messa in voce di Gaetano Marino

Scritti messi voce di fiabe, favole, racconti e altre storie create da Gianni Rodari per i suoi primi Cento anni.

Gli uomini di burro. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Giovannino Perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore, capitò una volta nel paese degli uomini di burro. A stare al sole si squagliavano, dovevano vivere sempre al fresco, e abitavano in una città dove al posto delle case c’erano tanti frigoriferi. Giovannino passava per le strade e li vedeva affacciati ai finestrini dei loro frigoriferi, con una borsa di ghiaccio in testa. Sullo sportello di ogni frigorifero c’era un telefono per parlare con l’inquilino. […]

Il velo fatato, una fiaba giapponese

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un pescatore che viveva da solo in una capanna, e stava vicino al mare. La sua vita scorreva lenta e monotona, ma egli non se ne lamentava e il suo animo era sereno e soddisfatto.
Un giorno, come al solito, s’era recato con la sua barca in un bellissimo posto dove, oltre a una ricca pesca, poteva deliziare il suo sguardo ammirando le strane sculture delle rocce e i colori cangianti del cielo e del mare che si mescolavano formando un’unica tinta all’orizzonte.
Ad un tratto un intenso e soave profumo colpì le sue narici. Cercò di capire quale potesse essere l’origine del misterioso aroma, ma non vi riuscì. Incuriosito, seguì la scia del profumo e si diresse remando con vigore verso la spiaggia. Giunse ai margini del bosco che costeggiava la riva, scese dalla barca e s’incamminò lungo un sentiero, sempre alla ricerca della fonte odorosa.

Cucina spaziale. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Un mio amico cosmonauta è stato sul pianeta x213, e mi ha portato per ricordo il menù di un ristorante di lassù. Ve lo ricopio tale e quale:
ANTIPASTI
Ghiaia di fiume in salsa di tappi – Crostini di carta asciugante
Affettato di carbone
MINESTRE
Rose in brodo […]

L’asinello. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento di Gaetano Marino. Messa in voce di Valentina Sulas

C’era una volta un re e una regina, che erano ricchi e avevano tutto quel che desideravano, ma non avevano figli. La regina se ne dispiaceva giorno e notte e diceva:
-Sono come un campo dove non cresce nulla-.
Finalmente Dio la esaudì: quando però il piccolo venne al mondo, non aveva l’aspetto di un bimbo, ma di un asinello. Appena la madre lo vide, cominciò a piangere e disperarsi più che mai: avrebbe preferito non avere figli, piuttosto che avere un asino! E disse che bisognava buttarlo in acqua perché‚ lo mangiassero i pesci. Ma il re disse:
-No, Dio ce l’ha dato, ed egli sarà il nostro figlio erede; dopo la mia morte porterà la corona-. […]

Case e palazzi. di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Sono andato al ricovero dei vecchi a trovare un vecchio muratore. Erano tanti anni che non ci vedevamo. – Hai viaggiato? – mi domanda.
– Eh, sono stato a Parigi.
– Parigi, eh? Ci sono stato anch’io, tanti anni fa. Costruivamo un bel palazzo proprio in riva alla Senna. Chissà chi ci abita. E poi dove sei stato?
– Sono stato in America.
– L’America, eh? Ci sono stato anch’io, tanti anni fa, chissà quanti. Sono stato a Nuova York, a Buenos Aires, a San Paulo, a Montevideo. Sempre a fare case e palazzi e a piantare bandiere sui tetti. […]

Brif Bruf Braf. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Due bambini, nella pace del cortile, giocavano a inventare una lingua speciale per poter parlare tra loro senza far capire nulla agli altri.
Brif, braf, – disse il primo.
Braf, brof, – rispose il secondo. E scoppiarono a ridere.
Su un balcone del primo piano c’era un vecchio buon signore a leggere il giornale, e affacciata alla finestra dirimpetto c’era una vecchia signora né buona né cattiva.
– Come sono sciocchi quei bambini, – disse la signora.
Ma il buon signore non era d’accordo: – Io non trovo. […]

Ascensore per le stelle. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

A tredici anni Romoletto venne assunto come aiuto garzone al bar Italia. Gli affidarono i servizi a domicilio, e tutto il giorno egli correva su e giù per strade e per scale, reggendo in equilibrio vassoi pericolosamente carichi di chicchere, tazze e bicchieri. Più che altro gli davano fastidio le scale: a Roma, come del resto in altri posti del mondo, le portinaie sono gelose dei loro ascensori e ne vietano l’accesso, di persona o con cartelli, a baristi, lattai, fruttaroli e simili. […]

Abbasso il nove. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Uno scolaro faceva le divisioni:

  • Il tre nel tredici sta quattro volte con l’avanzo di uno. Scrivo quattro al quoto. Tre per quattro dodici, al tredici uno. Abbasso il nove…
  • Ah no, – gridò a questo punto il nove.
  • Come? – domandò lo scolaro.
  • Tu ce l’hai con me: perché hai gridato «abbasso il nove»? Che cosa ti ho fatto di male? Sono forse un nemico pubblico?
  • Ma io… […]

A sbagliare le storie. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo. No, Rosso! Ah, Sì, Cappuccetto Rosso. La sua mamma la chiamò e le disse: Senti, Cappuccetto Verde… Ma no, Rosso! Ah, Sì, Rosso. Vai dalla zia Diomira a portarle questa buccia di patata. No: vai dalla nonna a portarle questa focaccia. Va bene. La bambina andò nel bosco e incontrò una giraffa. Che confusione! Incontrò un lupo, non una giraffa. E il lupo le domandò: «Quanto fa sei per otto?» – Niente affatto. Il lupo le chiese: «Dove vai?» […]

A dormire a svegliarsi. Di Gianni Rodari

messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una bambina che ogni sera, al momento di andare a letto, diventava piccola piccola:
Mamma, – diceva, – sono una formica.
E la mamma capiva che era ora di metterla a dormire. Allo spuntare del sole la bambina si svegliava, ma era
ancora piccolissima, ci stava tutta sul cuscino e ne avanzava un pezzo.
Alzati, – diceva la mamma.
Non posso, – rispondeva la bambina, – non posso, sono ancora troppo piccola. Adesso sono come una farfalla. Aspetta che ricresca.
E dopo un po’ esclamava: – Ecco, ora sono ricresciuta.
Con uno strillo balzava dal letto e cominciava la nuova giornata.

A comprare la città di Stoccolma. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Al mercato di Gavirate capitano certi ometti che vendono di tutto, e più bravi di loro a vendere non si sa dove andarli a trovare.
Un venerdì capitò un ometto che vendeva strane cose: il Monte Bianco, l’Oceano Indiano, i mari della Luna, e aveva una magnifica parlantina, e dopo un’ora gli era rimasta solo la città di Stoccolma.
La comprò un barbiere, in cambio di un taglio di capelli con frizione. Il barbiere inchiodò tra due specchi il certificato che diceva: Proprietario della città di Stoccolma, e lo mostrava orgoglioso ai clienti, rispondendo a tutte le loro domande.
È una città della Svezia, anzi è la capitale.
Ha quasi un milione di abitanti, e naturalmente sono tutti miei. […]

Enrichetto dal ciuffetto. Una fiaba di Charles Perrault

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una regina che desiderava tanto avere un figlio. Perciò quando si accorse di aspettare un bambino le sembrò di toccare il cielo con un dito.
Quale non fu la sua delusione quando il principino nacque: era un bambino così brutto, ma così brutto, che la povera regina non riusciva a darsi pace! Il bimbo era nato con un ciuffettino di capelli che stava dritto in cima alla testa e per questo era chiamato Enrichetto dal ciuffo. […]

Il bimbo che fu rapito dalle fate. Una fiaba celtica.

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una giovane madre che pensava, come spesso succede, che il suo bambino fosse tanto bello da non esserci al mondo altri bimbetti più belli. E se ne vantava per tutto il pese, con tutti e in ogni momento. In molti le ripetevano che questa sua presunzione non poteva far altro che recarle danno e sventure.
“Perché non dovrei farlo sapere a tutti?” diceva la giovane made.
“La verità è che non si è mai visto un bimbo bello come il mio.”
“Non sai che cosa potrebbe succedere” borbottavano i compaesani scuotendo il capo. “Stai attenta o te ne pentirai.” […]

Le cicogne, una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Sull’ultima casa di un villaggio si trovava un nido di cicogne. Mamma cicogna se ne stava nel nido con i suoi quattro cicognini, i quali si affacciavano con i loro piccoli becchi neri, che poi sarebbero diventati rossi. Poco lontano dal nido, sempre sul tetto, stava, dritto e immobile, papà cicogna, il quale aveva sollevato una zampa, per stare un po’ scomodo dato che stava di guardia. Sembrava scolpito nel legno, tanto era immobile, “È molto elegante che mia moglie abbia una sentinella vicino al nido!” pensava “e non possono sapere che sono suo marito, credono sul serio che sia stato ingaggiato per stare qui. Fa proprio una bella impressione!” e intanto continuava a stare lì su una zampa sola. […]

Una storia incredibile di piume e piumanti. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

«È una storia incredibile!»
esclamò una gallina.
«Uno spaventoso scandalo in un pollaio! Non riuscirò a dormire questa notte, me lo sento. Per fortuna siamo in tante sulla pertica.»
E la gallina raccontò in modo tale che le galline drizzarono le penne e il gallo fece afflosciare la cresta.
«È proprio vero, credetemi!»
Bene, a questo punto è meglio cominciare dal principio, e il principio accadde nel pollaio osto in un’altra parte della città. […]

La donna che riuscì a mettere nel sacco i folletti. Una fiaba Celtica

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una fornaia così brava nel suo mestiere che tutto ciò che usciva dal suo forno era di una bontà straordinaria.
Sfornava focacce d’avena che erano leggerissime, come il miglio, o il grano, talmente soffici e gustose da non aver nulla da temere al confronto con i migliori dolci d’altri pasticceri del paese, persino gli dei avrebbero lodato il suo lavoro.
La sua fama era conosciuta non solo nel paese in cui viveva, ma anche nelle sette contee vicine: chiunque nel giro di molte miglia dava una festa non mancava di acquistarle qualche dolce prelibato, e anche le famiglie più ricche e conosciute della regione si recavano nella sua bottega per ordinare focacce e pasticcini. […]

GianBabbeo. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

In campagna c’era una fattoria dove abitava un fattore con due figli, con tanto cervello che anche la metà sarebbe bastata. Volevano chiedere in sposa la figlia del re e avrebbero osato farlo perché lei aveva fatto sapere che avrebbe sposato chi sapeva tenere meglio una conversazione. I due si prepararono per una settimana, il periodo più lungo concesso, ma per loro sufficiente perché avevano già un certa cultura il che tornò loro utile. Uno conosceva tutto il vocabolario latino e le ultime tre annate del giornale del paese che sapeva recitare da capo a fondo e viceversa, l’altro si era studiato tutti i regolamenti delle corporazioni d’arti e mestieri e aveva imparato tutto quello che deve sapere il decano di una corporazione, così pensava di potersi pronunciare sui problemi dello stato, e inoltre imparò anche a ricamare le bretelle, dato che era di gusti raffinati e molto abile. […]

La teiera. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una teiera orgogliosa, orgogliosa della sua porcellana, del suo lungo beccuccio, del suo largo manico. Aveva qualcosa davanti e qualcosa dietro, il beccuccio davanti e il manico dietro, e parlava sempre di quelli, ma non parlava mai del coperchio che era scheggiato; quello era una vergogna, e delle proprie vergogne nessuno parla volentieri, figuriamoci una teiera orgogliosa. Le tazze, la zuccheriera e il bricco del latte, tutto il servizio da tè avrebbe certamente ricordato il coperchio rotto più che non quel manico e quello splendido beccuccio; la teiera lo sapeva bene. […]

Trottolino e Pallina, i due fidanzati. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] Passò qualche tempo, e un pomeriggio d’estate il bambino della casa levò dal cassetto la Pallina. Trottolino vide che Pallina veniva lanciata in alto, sembrava davvero una stupenda ballerina, quasi avesse le ali di un uccello grazioso. Dopo un bel po’ quasi non la si vide più. Volava talmente in alto principessa Pallina, che quando toccava terra rimbalzava schizzando ancora più in alto, ma poi tornava giù. Finché Pallina, dopo l’ultimo lancio, non tornò più. Il bambino gridò parole disperate guardando verso l’alto, ma Trottolino non capiva le parole del suo padroncino. Il bambino la cercò inutilmente per tanto tempo. «Io lo so dove è andata Principessa Pallina!» sospirò pensieroso e addolorato Trottolino. […]

Il pifferaio magico di Hamelin, una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una piccola città del nord di nome Hamelin. I suoi abitanti erano sempre vissuti in pace e felici. Ma, ahimé, come si sa, il destino non sempre è favorevole. A tal punto che da qualche tempo, infatti, nella cittadina di Hamelin regnava una grande paura; e oltre la paura aveva preso il sopravvento il disordine e la confusione, ma una confusione tale che pareva la città dovesse cadere in mano alle streghe… […]

Cuore affranto, cuore di dolore. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

In realtà questa che scopriremo adesso è una storia in due parti; la prima potremmo benissimo non raccontarla, ma essa ci svela i precedenti, e questi sono sempre utili. Soggiornavamo in un castello nell’interno del paese, quando accadde che i proprietari restarono misteriosamente assenti per un giorno. Giunse dalla cittadina più vicina una donna col suo cagnolino, perché voleva, come disse lei stessa, che qualcuno comprasse delle una parte della sua conceria. Aveva con sé i documenti e noi le consigliammo di metterli in una busta e di scriverci sopra l’indirizzo del proprietario del castello: “Commissario generale di guerra, cavaliere, ecc..” […]

La nonna. Una fiaba di Hans Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

La nonna è molto vecchia, ha tante tante rughe e i capelli tutti bianchi; ma gli occhi brillano ancora come due stelle; anzi, son più belli, delle stelle, e così dolci, così affettuosi, che il guardare in fondo ad essi fa bene all’anima. E la nonna sa anche le storie più curiose. Ha un vestito a grandi fiori, di una stoffa di seta così pesante, che accompagna ogni movimento con un fruscìo. La nonna sa tante cose, perché è vissuta un bel po’ prima che il babbo e la mamma fossero al mondo. La nonna ha un libro antico di preghiere con certi grandi fermagli d’argento, e legge spesso nel libro. Tra le pagine, c’è una rosa, schiacciata e secca; non è così bella come le rose che le stanno dinanzi, nel vaso; e pure essa le sorride più affettuosamente che a quelle, e, tal volta, sì, le vengono anche le lacrime agli occhi.

La vecchina. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un Re molto giovane, che voleva prender moglie, ma voleva sposare la più bella ragazza del mondo.

  • E se non è di sangue reale? – gli domandarono i ministri.
  • Non me n’importa nulla.
  • Allora sappiate, Maestà, che la più bella ragazza del mondo è la figliuola di un ciabattino. Ma il popolo, che è maligno, potrebbe chiamarla: la regina Ciabatta… Maestà, non sta bene: rifletteteci.
    Il Re rispose:
  • La figliuola del ciabattino è la più bella ragazza del mondo? La figliuola del ciabattino sarà dunque mia sposa e Regina. […]

Il soldo bucato. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una povera madre che era rimasta vedova con ancora un piccolo bambino al petto. La donna era ammalata, e con quel bimbo da allattare poteva lavorare poco. Faceva dei piccoli servigi alle vicine, e così lei e la sua creatura non morivano di fame.
Quel figliolino era bello come il sole; e la sua mamma, ogni mattina, dopo averlo rifasciato, lavato e pettinato, un po’ per buon augurio, un po’ per gioco, gli cantava:
Bimbo mio, tu sarai barone!
Bimbo mio, tu sarai duca!
Bimbo mio, tu sarai principe!
Bimbo mio, tu sarai Re!
E ogni volta che lei gli diceva: tu sarai Re, il bimbo rispondeva di sì con la testolina, come se avesse capito. […]

La figlia del Re. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla dei loro occhi. Un giorno il Re di Francia inviò un ambasciatore per chiederla in sposa. Il Re e la Regina, che non volevano staccarsi dalla figliuola, risposero: – Ci dispiace, ma la nostra figliuola è ancora bambina. Un anno dopo, fu il re di Spagna a chiedere la mano della loro figliuola. E il re e la Regina risposero allo stesso modo: – Ci dispiace, ma la nostra figliuola è ancora bambina. Purtroppo i due re, quello fi Francia e quello di Spagna si offesero al rifiuto e ci rimasero assai male. Si misero d’accordo e chiamarono un Mago: […]

La fontana della bellezza. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola. Bella? No, brutta! Anzi, Bruttissima, e non riuscivano a darsene pace. La tenevano rinchiusa, sola sola, in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le portavano da mangiare in una cesta e si sfogavano con il pianto. – Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte!Diventata grande, a sedici anni, la reginotta disse al padre: Maestà, perché tenermi rinchiusa qui? Lasciatemi andare pel mondo. Il cuore mi dice che troverò la mia fortuna. Il Re in principio non voleva acconsentire: – Dove poteva andare la sua figliuola, così brutta, sola e inesperta? Era impossibile! […]

Gatta Cenerentola. Una fiaba di Giambattista Basile

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una volta c’era un principe vedovo assai stimato in tutto il regno di Bertolla. Questi aveva un figlia tanto amata di nome Zezolla, e l’adorava a tal punto da non avere altri sguardi né pensieri per nessuno. Quando la fanciulla ebbe l’età adatta, decise di affidare la figlia amata ad una maestra di cucito: Carmusina, chiamava, assai conosciuta in tutto il regno per la sua esperienza e bravura nell’arte del ricamo, del cucito, del punto e croce, punto in aria, punto di sotto, di sopra e chissà dove. Sapeva anche essere maestra grande nel confezionare orli, frange e… […]

Il cavallo di bronzo. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola più bella della luna e del sole, e le volevano bene come alla pupilla degli occhi. Un giorno venne uno, e disse al Re: – Maestà, passavo per il bosco qui vicino, e ho incontrato l’Uomo selvaggio. Mi disse: “Vai dal Re, e digli che voglio la Reginotta per moglie. Se non l’avrò qui fra tre giorni, guai a lui!”. Il Re, sentendo questo, fu molto spaventato e radunò il Consiglio della corona: – Che cosa doveva fare? L’Uomo selvaggio era terribile: poteva devastare tutto il regno. – Maestà, – disse uno dei ministri – cerchiamo una bella ragazza, vestiamola come la Reginotta e mandiamola lì. […]

La Reginotta. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un Re e una Regina che avevano una figliuola più bella della luna e del sole. Un giorno, dopo il pranzo, il Re disse alla Regina: – Maestà, guardate qui, tra i capelli. Sento qualche cosa che mi morde. La Regina osservò, e spostando i capelli con le dita, e trovò un pidocchio. Stava per schiacciarlo… – No – disse il Re. – Proviamo ad allevarlo. E misero il pidocchio in uno scatolino piccino piccino. Gli davano da mangiare ogni giorno, e quello cresceva e ingrassava. Presto dovettero levarlo via da lì perché s’era fatto tanto grosso che non ci stava più. Il Re, curioso di vedere fin dove sarebbe arrivato, lo trattava bene, e insieme alla Regina, andava tutti i giorni a fargli visita. […]

Storia di uno che se andò in cerca della paura. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un padre aveva due figli. Il maggiore era giudizioso e saggio, mentre il minore era stupido e poco intelligente, non imparava e non capiva nulla. Quando la gente lo incontrava diceva: “Eh sì, quel ragazzo sarà un bel problema per il padre!”
Se c’era qualcosa da fare, toccava sempre al maggiore. Questi però era tanto pauroso: se il padre lo mandava a prendere qualcosa di notte, lui rispondeva:

  • Ah, papà papà, ho tanta tanta paura, che mi viene la pelle d’oca!
    Oppure quando di sera, accanto al fuoco, si raccontavano delle storie da far paura, il maggiore diceva sempre:
  • Ah, che paura, mi viene la pelle d’oca!
    Il figlio minore invece se ne stava seduto in un angolo, ascoltava e non capiva perché al fratello venisse quella cosa chiamata pelle d’oca.
    Un bel giorno il padre disse al minore:
  • Ascolta, tu in quell’angolo, ormai sei grande e grosso, è ora che impari a guadagnarti il pane. Guarda come si dà da fare tuo fratello; ma con te mi sembra fatica sprecata.
  • Sì papà, rispose, – vorrei imparare anch’io qualcosa, per esempio mi piacerebbe tanto imparare ad avere paura e a farmi venire la pelle d’oca. […]

Storia di una madre. Una fiaba di Hans Christian Andersen. * Dai 10 anni in su

* dai 10 anni in su

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una madre sedeva accanto al suo bambino, era molto triste e temeva che morisse. Era così pallido, con gli occhietti chiusi, respirava a fatica e ogni tanto tirava un sospiro, ansimante quasi un gemito; la madre lo guardava allora col cuore ancora più addolorato.
Bussarono alla porta e entrò un povero vecchio, avvolto in una grande coperta di quelle che si mettono di solito sui cavalli e che teneva molto caldo, e proprio di questo lui aveva bisogno, perché era un inverno rigido: fuori tutto era coperto di neve e di ghiaccio e il vento soffiava da tagliare il viso. […]

I tre capelli d’oro del diavolo. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una povera donna che diede alla luce un maschietto: e poiché‚ il neonato aveva indosso la camicia della fortuna, gli predissero che a quattordici anni avrebbe sposato la figlia del re. Dopo pochi giorni il re in persona giunse nel villaggio e, senza farsi riconoscere, domandò che cosa vi fosse di nuovo. “Oh,” gli risposero, “è nato un bambino con la camicia della fortuna: a quattordici anni sposerà la figlia del re.” Al re la notizia non piacque, così andò dai poveri genitori e domandò se volessero vendergli il loro bambino. Dapprima questi rifiutarono, ma poi, siccome lo sconosciuto insisteva tanto offrendo oro in quantità e loro non avevano neanche il pane quotidiano, finirono con l’accettare e pensarono: E’ un figlio della fortuna, non gli mancherà nulla. […]

Tremotino. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un mugnaio che era povero, ma aveva una bella figlia. Un giorno gli capitò di parlare con il re e gli disse: – Ho una figliola che sa filare l’oro dalla paglia. Al re, cui piaceva l’oro, la cosa piacque, e ordinò che la figlia del mugnaio fosse condotta innanzi a lui. La condusse in una stanza piena di paglia, le diede il filatoio e l’aspo e disse: – Se in tutta la notte, fino all’alba, non fai di questa paglia oro filato, dovrai morire. […]

Stracci. Una fiaba liberamente tratta da Hans Christian Andersen

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino
Illustrazione di Nietta Condemi De Felice

Fuori dalla fabbrica c’erano tantissimi mucchi di stracci. Erano alti e stavano tutti raccolti come fossero uno stormo di uccelli di tanti colori. Venivano da ogni parte del mondo. Gli stracciaioli apparivano dal fondo del vicolo e ogni straccio aveva la sua storia, e ognuno raccontava la sua, ed era quasi impossibile ascoltarli tutti. C’erano stracci della città, altri dei paesi d’intorno, certi venivano da fuori fuori, da paesi stranieri. E si confondevano nei colori e nei tessuti. Uno sopra l’altro si confondevano persino nella lingua, negli usi e nei costumi. […]

Opera di Nietta Condemi De Felice

La prigione di Cristallo. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un sarto che se ne andava in giro per un grande bosco sconosciuto, nessuno ha mai saputo come ci fosse arrivato, ma questo poco importa. Il povero sarto aveva perso la strada, come sempre accade quando ci si ritrova in un bosco sconosciuto. Poi giunse la notte e come sempre accade nei boschi sconosciuti la paura ebbe il sopravvento. Così che al sarto non restò che cercare un posto protetto dove dormire. Egli temeva le belve feroci, e dovette rassegnarsi a trascorrere la notte su una quercia. […]

BiancaNeve e i Sette Nani, una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una regina buona e gentile, che stava seduta accanto a una finestra mentre ricamava una veste di seta. Fuori c’era l’inverno e nevicava tanto. Mentre cuciva il ricamo la regina sollevò gli occhi per ammirare i fiocchi di neve che cadevano come se fossero piume d’argento, ma d’improvviso: “ ahi!” si punse un dito. Subito tre gocce di sangue scivolarono sulla neve. Il rosso del sangue era così bello che la regina pensò: “Oh, se potessi avere una figliuola bianca come la neve, dalle labbra rosse come il sangue e con i capelli neri come la notte!” […]

Il riccio e la capretta, una fiaba di Lucia Becchere

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

La bellissima capretta Cassiopea viveva in un cortile al centro del paese. Dall’alba al tramonto si inerpicava sulle colline d’intorno alla ricerca di tenere foglie e giovani virgulti in compagnia di altre caprette. Cassiopea era fra tutte la più bella ma anche la più triste perché di notte nessuno le teneva compagnia e le coccole della sua padrona non bastavano alla sua solitudine. Una notte la dolce Cassiopea sognò prati rigogliosi e verdi colline, il vento diffondeva melodie, il cielo era coperto di stelle, la luna si specchiava sul mare e la capretta si sentì immensamente felice. Ad un tratto avvertì una presenza e si svegliò. Con grande sorpresa vide accanto a se un riccio che strofinava il musetto appuntito contro la sue zampette. […]

La Strega del Fiume e la Vecchina del Monte. Una fiaba dai fratelli Grimm. * dai 10 anni

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

* Dai 10 anni in su

Una volta c’era, nell’isola di Sardegna, un mugnaio che viveva felice con la propria moglie. Il loro mulino era tra i più richiesti. Venne poi il giorno in cui la disgrazia avvolse avvolse la loro casa: la grande ruota si sbriciolò d’improvviso, come fosse rosa dai tarli, riducendola in segatura, e scomparendo trascinata dalla corrente del fiume. In breve i due persero tutto quel che avevano accumulato in tanti anni di sacrifici.[…]

Il gallo del tetto e il gallo del pollaio. Una fiaba di Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Con l’amichevole voce della piccola Marta

“Così si nasce. Non tutti possono nascere cetrioli, ci devono anche essere altre specie viventi! Galline, anatre e tutti gli animali del cortile vicino sono pure creature, il gallo del pollaio, che io vedo sulla staccionata, ha naturalmente tutta un’altra importanza del gallo del tetto, che è messo così in alto e che non può neppure cigolare, tanto meno cantare! Quello non ha né galline né pulcini, pensa solo a se stesso e suda fino a diventare verderame! No, il gallo del pollaio, quello sì che è un gallo! Se lo vedi camminare, danza. Se lo senti cantare, quella è musica. Quando arriva lui si capisce cosa vuol dire essere un trombettiere”.

Pelle d’Asino. Una fiaba di Charles Perrault. *dai 10 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un re che aveva una moglie dai capelli d’oro e così bella che sulla terra non ce n’era un’altra come lei. Accadde un giorno che la regina si ammalò e, accorgendosi di morire, chiamò il re e gli disse: – Mi devi promettere che, se riprenderai moglie, sposerai solo una donna che sia bella come me e che abbia i capelli d’oro come i miei. […]

Barbablù. Una fiaba di Charles Perrault. * dai 10 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un uomo che aveva case bellissime in città e in campagna, vasellame d’oro e d’argento, suppellettili ricamate e berline tutte d’oro; ma, per sua disgrazia, quest’uomo aveva la barba blu e ciò lo rendeva così brutto e spaventoso che non c’era ragazza o maritata la quale, vedendolo, non fuggisse per la paura. Una sua vicina, dama molto distinta, aveva due figliole belle come il sole. Egli ne chiese una in matrimonio, lasciando alla madre la scelta di quella che avesse voluto dargli. Ma nessuna delle due ne voleva sapere, e se lo rimandavano l’una all’altra, non potendo risolversi a sposare un uomo il quale avesse la barba blu. Un’altra cosa poi a loro non andava proprio a genio: era ch’egli aveva già sposato parecchie donne, e nessuno sapeva che fine avessero fatto. […]

Il Calzolaio povero e gli Gnomi. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un calzolaio, senza che avesse colpa, era diventato povero. Ma così tanto povero che non gli restava altro se non un pezzetto di cuoio, giusto giusto forse per fabbricare un paio di scarpe.
Una sera tagliò quel misero pezzo di cuoio, lo preparò per fare le sue ultime scarpe pensando che il giorno dopo le avrebbe cucite, e se ne andò a dormire sereno e tranquillo.
Il mattino dopo volle mettersi al lavoro; ma, ecco che le scarpe erano belle e già pronte sulla tavola. Il povero calzolaio non seppe che dire dalla meraviglia e, quando si avvicinò per guardarle meglio, vide che erano fatte in modo perfetto. […]

Hansel e Gretel, una fiaba dei fratelli Grimm. * da 8 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Davanti a un grande e sperduto bosco abitava un povero taglialegna che non aveva di che sfamarsi E riusciva a stento a procurare il pane per sua moglie e i suoi due bambini: Hänsel e Gretel.
Infine giunse un tempo in cui non poté più provvedere neanche a questo e non sapeva più come fare per sfamarli.
Una sera la moglie gli disse:
“Ascolta marito mio, domattina all’alba prendiamo i due bambini, diamo a ciascuno un pezzetto di pane e portiamoli fuori in mezzo al bosco; accenderemo loro un fuoco, poi andremo via e li lasceremo soli laggiù. Non possiamo nutrirli più a lungo.” […]

Il bambino prepotente. Una fiaba dei fratelli Grimm. * da 8 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un bambino cattivo e prepotente. Non aveva il minimo rispetto né riguardo per chiunque gli stesse intorno. Il suo papà e la sua mamma avevano fatto tutto quello che abbisognasse per una buona educazione. Ma non ci fu niente da fare. Il bambino capriccioso non obbediva affatto. Il papà lo esortava al rispetto dei suoi compagni di scuola, come di chiunque fosse rispettoso ed educato con lui, ma egli rispondeva con delle smorfie e brutte, bruttissime, parole; che a dirle qui persino io ne proverei vergogna. Insomma, pareva fosse la sua natura, quello di essere un bambino cattivo e prepotente. […]

Il video

A giocare col bastone. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Un giorno il piccolo Claudio giocava sotto il portone, e sulla strada passò un bel vecchio con gli occhiali d’oro, che camminava curvo, appoggiandosi a un bastone, e proprio davanti al portone il bastone gli cadde.
Claudio fu pronto a raccoglierlo e lo porse al vecchio, che sorrise e disse:
Grazie, ma non mi serve. Posso camminare benissimo senza. Se ti piace, tienilo.
E senza aspettare risposta si allontanò, e pareva meno curvo di prima. […]

L’Apollonia della marmellata. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

A Sant’Antonio, sul Lago Maggiore, viveva una donnina tanto brava a fare la marmellata, così brava che i suoi servigi erano richiesti in Valcuvia, in Valtravaglia, in Val Dumentina e in Val Poverina. La gente, quand’era la stagione, arrivava da tutte le valli, si sedeva sul muricciolo a guardare il panorama del lago, coglieva qualche lampone dai cespugli, poi chiamava la donnina della marmellata:
Apollonia! – Che c’è?
Me la fareste una marmellata di mirtilli?
Eccomi. […]

Il topo dei fumetti. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Un topolino dei fumetti, stanco di abitare tra le pagine di un giornale e desideroso di cambiare il sapore della carta con quello del formaggio, spiccò un bel salto e si trovò nel mondo dei topi di carne e d’ossa. – Squash! – esclamò subito, sentendo odor di gatto. – Come ha detto? – bisbigliarono gli altri topi, messi in soggezione da quella strana parola. […]

Il filobus numero 75. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese per il Gianicolo, svoltò giù per l’Aurelia Antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza.
I viaggiatori, a quell’ora, erano quasi tutti impiegati, e leggevano il giornale, anche quelli che non lo avevano comperato, perché lo leggevano sulla spalla del vicino. Un signore, nel voltar pagina, alzò gli occhi un momento, guardò fuori e si mise a gridare:
Fattorino, che succede? Tradimento, tradimento! Anche gli altri viaggiatori alzarono gli occhi dal giornale, e le proteste diventarono un coro tempestoso: – Ma di qui si va a Civitavecchia! […]

Processo al nipote. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

GIUDICE Imputato, alzatevi! Come vi chiamate?
IMPUTATO Rossi Alberto, nipote di Rossi Pio.
GIUDICE Conosco il signor Rossi Pio: ottima persona
sotto tutti i punti di vista. Di che cosa siete accusato?
PUBBLICO MINISTERO Per l’appunto, signor Giudice, l’imputato è accusato di avere gravemente offeso suo zio. Si figuri che in un tema in classe ha scritto: «Lo
zio è il padre dei vizi»!
LO ZIO Capisce? E non sono nemmeno sposato! […]

Janas. Austina, la Venere del fiume. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Ondina, la jana della Fonte. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Antiòca, la strega, suo malgrado. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Alice casca in mare. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Una volta Alice Cascherina andò al mare, se ne innamorò e non voleva mai uscire dall’acqua.
Alice, esci dall’acqua, – la chiamava la mamma.
Subito, eccomi, – rispondeva Alice. Invece pensava: – Starò in acqua fin che mi cresceranno le pinne e diventerò un pesce.
Di sera, prima di andare a letto, si guardava le spalle nello specchio, per vedere se le crescevano le pinne, o almeno qualche squama d’argento. Ma scopriva soltanto dei granelli di sabbia, se non si era fatta bene la doccia.
Una mattina scese sulla spiaggia più presto del solito e incontrò un ragazzo che raccoglieva ricci e telline. Era figlio di pescatori, e sulle cose di mare la sapeva lunga. […]

Janas. Angiolino e l’uomo capovolto. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Ines e la notte dei sogni rapiti. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Le figlie della dea Diana. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Il pastore povero. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Il furto del broccato. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Janas. Filomena della Rocca. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

Il tavolino prodigioso, l’asino d’oro e il bastone picchiatore. Una fiaba dei fratelli Grimm.

Traduzione e messa in voce di Carla Orrù

Un tempo c’era un sarto, che aveva tre figli e un’unica capra. E poiché la capra li nutriva tutti con il suo latte, doveva avere buon foraggio ed essere condotta al pascolo ogni giorno. I figli lo facevano a turno.
Un giorno il maggiore la portò al cimitero, dove c’era l’erba più buona, e la lasciò pascolare e saltellare. La sera, quando fu ora di tornare a casa, le chiese: “Capra, sei sazia?”. La capra rispose: “Sono così sazia, che non potrei mangiare una foglia di più, meh! meh!” “Allora andiamo a casa”, disse il giovane; la afferrò con la corda, la condusse nella stalla e la legò.
“Ebbene”, disse il vecchio sarto, “la capra ha mangiato abbastanza?” – “Oh”, rispose il figlio, “ha mangiato talmente tanto da non voler più neanche una foglia”. Il padre volle sincerarsene di persona, andò nella stalla, accarezzò l’amata capretta e chiese: “Capra, sei dunque sazia?” La capra rispose:  “Di che cosa dovrei essere sazia? Ho solamente saltato sulle tombe e non ho trovato neanche una fogliolina, meh! meh!” […]

A toccare il naso del re. Di Gianni Rodari

Messa in voce di Gaetano Marino

Una volta Giovannino Perdigiorno decise di andare a Roma a toccare il naso del re. I suoi amici lo sconsigliavano dicendo: – Guarda che è una cosa pericolosa. Se il re si arrabbia ci perdi il tuo naso con tutta la testa.
Ma Giovannino era cocciuto. Mentre preparava la valigia, per fare un po’ di allenamento andò a trovare il curato, il sindaco e il maresciallo e toccò il naso a tutti e tre con tanta prudenza e abilità che non se ne accorsero nemmeno.
«Ecco che non è difficile», pensò Giovannino. […]

Janas. Adelasia, il demone e la Jana Maista. Storie delle piccole fate di Sardegna.

Illustrazione di Sara Bachmann – Le amiche di Freya

Messa in voce di Gaetano Antonino Marino.
Per https://paroledistorie.net/
Parole di Storie vive grazie al tuo contributo, la tua donazione ci aiuta a restare liberi e gratuiti. Puoi farlo con Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=7S973RX3RZ2ZS
Se non hai PayPal puoi effettuare un bonifico all’Associazione che mantiene in vita i nostri progetti. Intestazione: Associazione culturale Aula39 – codice fiscale: 92135410923
IBAN: IT07O0101517300000070339098.
Nota bene: quello che vedi dopo il primo 7 è una lettera: O.
Ricordati di inserire nella causale il motivo del bonifico: Donazione per Parole di Storie. Scrivi il tuo nominativo e la tua email, perché sarà nostro piacere ringraziarti e aggiungerti nell’elenco dei nostri sostenitori. Grazie, anche solo per averci pensato.

L’albero dei sogni d’oro. Una fiaba moderna di Lucio Cadeddu

Dalla raccolta Come un arcobaleno di sogni nella notte – Edizioni Aracne. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nel castello di MelaGodo, nel lontano Regno di Echissene, un tempo viveva un giovane principe: ricco, crudele e molto annoiato. Passava le sue giornate a mangiare ogni prelibatezza e a divertirsi con gli spettacoli di giullari ed acrobati. Ogni mese, nel giorno 27, puntuale come un agente delle tasse, si divertiva a fare uno scherzo ad un abitante del villaggio, scelto a caso dalle sue guardie di palazzo. Lo scherzo che lo divertiva di più era proporre indovinelli, impossibili, e per risolverli costringeva i malcapitati a star svegli per notti intere. Un giorno le guardie del principe portarono a palazzo una donna, vecchia e brutta, che pareva una strega. […]

Lucio Cadeddu.
Docente di Analisi Matematica presso di Dip. di Matematica dell’Università degli Studi di Cagliari;
ricercatore nel campo delle applicazioni della matematica alle altre scienze (biologia, fisica, chimica) e autore di diverse pubblicazioni scientifiche internazonali;
divulgatore scientifico e docente presso il Master in Comunicazione della Scienza dell’Univ. di Cagliari;
giornalista freelance iscritto all’Ord. dei Giornalisti della Regione Sardegna, numerose collaborazioni in diversi campi (articoli per Quattroruote, Applicando, HiFi World, Overheard Cams etc.);
direttore responsabile ed editore della rivista di divulgazione scientifica TNT-Audio http://www.tnt-audio.com

Autore del saggio sulla paternità “Come un arcobaleno di sogni nella notte” edito da Aracne.

La fiaba di Simone, il sognatore. Una fiaba di Antonella Orunesu.

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] Tra i tanti ricordi di quel tempo ce ne sta uno, che ogni volta che ci penso il cuore mi balla dall’emozione. Fu quando l’insegnante di francese, Madam Serault, Antonella di nome, aveva portato a scuola un buffo coso, che pareva un pupazzo: si chiamava Gaston. Era molto carino! Aveva i capelli gialli, di lana spettinata, un viso paonazzo e rubicondo, due occhi accesi, con un piccolo naso nero a palla, dai contorni violetto, e la bocca dall’espressione sempre scema e sorridente. Credo che gli mancasse pure un dente davanti, o forse due. […]

L’asinello Fortunello. Una fiaba

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Quando l’asinello Ciucco ciucco bello arrivò alla fattoria, piangeva come una cascata. Comare oca, nel vederlo in quello stato, gli corse subito incontro. «Oh, poverino, oh, poverino oh… oh… oh…» gli disse preoccupata «ma cosa ti è successo, asinello, che piangi così tanto?» Ciucco bello bello, tra un singhiozzo e l’altro, le rivelò di aver combinato propRio un guaio, grosso! Comare oca, che non stava zitta nemmeno a legarle il becco, appena vide le amiche non riuscì a trattenersi, e raccontò quel che aveva sentito. […]

La volpe affamata e il gallo. Una fiaba

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Un bel giorno una volpe affamata entrò in un villaggio alla ricerca di cibo.
Guarda di qui, guarda di là, d’un tratto vide un gallo, ahnf ahnf ahnf… bello grassoccio, appollaiato su un albero. La volpe affamata sentì il suo stomaco lamentarsi e con l’acquolina in bocca, ahnf anfh anh guardando in su verso l’animale, disse:
“Buongiorno, signor Pollo, ops… signor Gallo! Ma che belle piume che si porta addosso. Cosa fa di bello solo soletto, appollaiato sul ramo di quest’albero? Mi dica meraviglioso gallo, non ha sentito per caso le ultime notizie?” Il gallo, fermo e ben appollaiato sul ramo dell’albero, guardò verso il basso e rispose: “Buongiorno, signora Volpe! Io sto qui, appollaiato su quest’albero, per vedere cosa succede vicino e lontano e a grande distanza! Ma, orsù, mi dica, signora Volpe, quali sono le notizie di cui lei parla?” […]

Le Gru. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento messa in voce di Gaetano Marino

Un famoso re era conosciuto per la sua saggezza e bontà. Ma ahimè, l’invidia d’altri re gli aveva creato intorno molti nemici, assassini, crudeli e spietati. Le gru, sue fedeli e leali guardie da sempre, stavano in pensiero per lui. Era la notte che dava più pensieri, specialmente quando le difese apparivano più deboli nell’oscurità, e i nemici potevano entrare di nascosto a palazzo.
— Che fare? — si domandarono le gru. — I soldati, invece di fare la guardia, si addormentano; sui cani, sempre a caccia e sempre stanchi, non c’è da fare alcun affidamento. Dunque, tocca a noi, le fedeli gru, sorvegliare il palazzo e far dormire al nostro re sonni tranquilli e sicuri.
E così le fedeli gru decisero di trasformarsi in sentinelle: si divisero in gruppi, e distribuirono in gruppi i vari turni di guardia, assegnando a ciascuna gru una zona d’intorno al castello.
Il gruppo più numeroso si distribuì lungo il grande prato che circondava il palazzo dove il re alloggiava con i suoi cari; un altro gruppo si mise davanti alle tante porte d’ingresso; un terzo, infine, decise di stabilirsi nella camera del re per sorvegliarlo a vista.
— È se ci prende il sonno? — domandarono alcune.
— Contro il sonno — rispose la gru più anziana — prenderemo tutte un sasso dello stagno, lo stringeremo forte con un piede, che terremo alzato quando stiamo ferme. Se qualcuna di noi si dovesse addormentare, il sasso le cadrebbe per terra e col suo rumore la sveglierebbe.
Da quel giorno, le gru stando ferme su una gamba fanno la guardia al re. E nessuna, ancora, ha lasciato cadere il suo sasso.

La Lumerpa. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nelle immense montagne dell’Asia, dove la solitudine appare meraviglia e vita piena, vive un uccello che sa di magia: straordinario e meraviglioso. Il suo canto è dolcissimo e amabile, il suo volo è maestoso. Il suo corpo non fa ombra perché le sue piume e le sue penne risplendono così tanta luce da essere uguali alla luce del sole.
Anche quando la vita abbandona il suo corpo, da morto questo uccello straordinario appare magicamente vivo. Niente e nessuno può spegnerlo; il suo corpo non getta ombra, non si consuma, non deteriora, né marcisce, e le sue penne lucenti continuano a risplendere, proprio come quando era vivo. Se però qualcuno prova a staccargli una penna per farsi luce, questa si spegne subito. Questo uccello rarissimo si chiama lumerpa; ed è simile alla fama e al ricordo di alcuni uomini; esso rimane grande, intatto, e nessuno e niente possono distruggerlo.

La fenice, una favola di Leonardo da Vinci.

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è fenice-800x800.jpg

Volando e volando, fluttuando nell’aria calda tra il deserto ed il mare, la fenice, un’aquila possente e straordinariamente forte, vide in lontananza il fuoco di un grande accampamento, doveva essere una tribù sconosciuta. Fu Allora che la Fenice capì che il tempo della grande prova era finalmente giunto.
Doveva aver fiducia, doveva abbandonarsi sicura e tranquilla al suo destino.
Il destino del tempo senza tempo, dove il principio non aveva una fine. Dove ogni cosa accadeva senza uno scopo, accadeva e basta.
La Fenice si librò solenne e decisa nell’aria, ad ali ferme, robuste e tese, e salì salì salì sin oltre le nuvole, poi chiuse gli occhi, e con larghe ruote, iniziò la sua poderosa discesa.
Era la più grande di tutte le aquile conosciute al mondo, la più bella, per il ricco e vivido piumaggio di mille colori.
Quando fu sopra al fuoco del bivacco sentì la fiamma sfiorarle le piume e, fedele a se stessa e al suo destino segnato, si lasciò cadere sulle fiamme.
Ma quando il fuoco si spense, dal mucchio delle ceneri si sprigionò una fiamma piccola azzurra; fluttuò nell’aria, libera, e si levò in alto aprendosi come se avesse le ali.
E le ali s’allargarono quasi all’infinito: Era la fenice che riprendeva vita, respiro, luce, e rinasceva dalle sue ceneri per vivere nel cielo altri cinquecento anni. Sempre così: era il suo compito: morire sul fuoco e rinascere.

Piccoli dei, tra burle e mostruosi puzzoni. Una fiaba di Nicol Bertocci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Tanto tempo fa, non si sa quanto, né quando, lassù, nell’Olimpo degli dei, giocavano fra loro tanti piccoli dèi. Come tanti cuccioli essi erano birichini e burloni.
Tra i tanti, Ares, che sarebbe diventato poi il dio della guerra, sin da piccino si dimostrò il più malandrino e dispettoso di tutti. Tant’è che si divertiva a tramare nell’Olimpo, parecchi piccoli inganni; che diventavano poi brutti litigi tra i suoi fratellini e le sue sorelline. […]

Il ginepro. Una fiaba dei fratelli Grimm. * dai 10 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Mairno

* dai nove anni in su

Molto tempo fa c’era un uomo ricco che aveva una moglie bella e giudiziosa; si volevano tanto bene, ma, purtroppo non avevano bambini. Davanti alla loro casa, in cortile, c’era un pianta di ginepro. Un giorno, in pieno d’inverno, la donna se ne stava seduta sotto il ginepro mentre sbucciava una mela e, d’improvviso, si tagliò un dito, e il sangue cadde sulla neve: –Ah, se potessi avere un bambino, rosso come il sangue e bianco come la neve! – Disse la donna sospirando. Passarono i mesi e alla settima luna raccolse alcune bacche del ginepro, le mangiò e si fece triste e si ammalò; passò l’ottava luna, ed ella disse a suo marito: -Se dovessi morire, marito mio, voglio che mi seppellisca sotto il ginepro-. […]

La Mamma del Sole. Una fiaba di Francesca Branca

Scritta e messa in voce da Francesca Branca

C’era una volta una bambina che un giorno, dopo pranzo, uscì di casa proprio nel momento più caldo e afoso. Era d’estate e tante volte la sua mamma le aveva raccomandato di stare al riparo in quelle ore – “ La mamma del sole, si aggira per le strade e porta via i bambini !” – le diceva. Ma lei, di nascosto, varcò la porta e si diresse verso un campo lì vicino. A un certo punto la sua ombra divenne lunga lunga e poi si allargò e si ingigantì, tanto che il sole scomparve. Sentì un forte capogiro e svenne. Quando si riprese non ricordava più dove abitava e aveva dimenticato il suo nome e tutte le parole. […]

Armandone, il vecchio Lupone. Una fiaba

Scritta e messa in voce da Gaetano Marino

Un fiaba donata alla piccola Camilla dalla Nonna Nietta.

Un vecchio Lupone che si chiamava Armandone, decise un giorno di scendere dalla sua tana, alla fattoria situata ai margini del bosco, per salutare alcuni amici che non vedeva da tanto tanto tempo. E siccome era sempre stato buono, Armandone, pensò che l’avrebbero ospitato più che volentieri; perciò, giunto alla fattorie, suonò la campanella, anche se era un po’ tardi. “Din, don”! «Chi è a quest’ora?» chiese il lombrico avvicinandosi al cancello. «Sono Armandone, il Lupone, il vecchio Lupone. Puoi farmi entrare per favore?» «Il Lupone Armandone?» ripeté il lombrico spalancando gli occhi. «Scusami tanto, ma non posso proprio aprirti se prima non chiedo il permesso; puoi aspettarmi un minutino? Vado e torno.» […]

Fratelli gemelli. Una Fiaba dell’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Dal meraviglioso e affascinante continente d’Africa ci giungono fiabe, favole, leggende e racconti che non finiscono mai di stupire. L’immaginario fantastico viaggia tra magiche virtù e lotte per la sopravvivenza. Un immenso luogo popolato da uomini e animali, a volte pure feroci, ma sempre generosi e disponibili al sorriso furbesco di una folgorante essenza dell’Africa, ricca di colori e terre sconfinate.

Il matrimonio del magnifico topino. Una fiaba africana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un bellissimo topino mezzo bianco e mezzo grigio, che diventava sempre più bello ogni giorno che cresceva.
I suoi genitori si chiedevano spesso:
Ma dove troveremo mai una moglie degna di lui?
Quando giunse il tempo maturo per cercare una moglie al proprio figliuolo, decisero che solo nella famiglia di Dio avrebbe potuto esserci una fanciulla giusta per lui. […]

Il poeta, l’usignolo e la rosa rossa. Una fiaba di Oscar Wilde

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

“Ha detto che ballerà con me se le porto rose rosse” esclamò il giovane Studente, “ma in tutto il mio giardino non c’è nemmeno una rosa rossa”.
Dal suo nido nel folto della Quercia l’Usignolo lo sentì e guardò attraverso le foglie e si stupì. “Nemmeno una rosa rossa nel mio giardino!” ripeté e i suoi begli occhi si riempirono di lacrime. “Oh! Da che misere cose dipende la felicità! Ho letto tutto quello che i saggi hanno scritto, e possiedo ogni segreto della Filosofia; ma ora, poiché mi manca una rosa rossa, la mia vita è rovinata.” “Ecco, dunque, un vero innamorato!” disse l’Usignolo. […]

da un’opera di Fabrizio Antonio Ibba

Il racconto di Bortigali e di Santa Maria de s’auccu. Un racconto popolare dalla Sardegna

Messa in voce di Franco Mura

Il ramo di nocciolo. Una fiaba dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] Ma, ahimé, d’improvviso, mentre la madre di Gesù si stava chinando per coglier le fragole e riempire il cesto, da dietro l’erba di un basso cespuglietto di rovi sbucò una vipera. La madre di Gesù si spaventò e lasciò cadere a terra il cesto colmo di fragole, poi si mise a correre per mettersi in salvo. Il serpente cattivo la inseguì sibilando, ma, come si può immaginare, la Madonna sapeva cosa fare: […]

La signora Trude, ovvero, Gertrude. Una fiaba dei fratelli Grimm. *dai 10 anni

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

* dai 10 anni in su

C’era una volta una fanciullina biricchina, prepotente e curiosona. Quando il papà e la mamma le chiedevano qualcosa, lei non obbediva mai, anzi, faceva finta di non sentire. Un giorno la fanciulla disse ai suoi genitori: – Ho sentito parlare della signora Gertrude. Dicono che la sua casa sia tanto tanto strana e assai curiosa, piena di cose straordinarie, oh, quanto mi piacerebbe andare a farle visita. Il papà e la mamma subito si fecero preoccupati in viso e le dissero che la signora Gertrude era una donna malvagia e terribile. Così proibirono alla fanciulla di andarci, e che se lo avesse fatto non l’avrebbero più voluta come figlia.

Il contadino e il diavoletto. Una fiaba dei Fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un contadino furbo di nome Crisponzio, tanto astuto che proprio, come suol dirsi, sapeva dove il diavolo tiene la propria coda. Di lui, del contadino Crisponzio, se ne raccontavano parecchie, perché non vi era nessuno che potesse stargli alla pari per LA sua astuzia. Ma la più bella fra tutte fu la burla d’imbroglio che fece al diavolo. Sì, proprio al diavolo in persona. […]

La bambina e la serpe. Una fiaba dei fratelli Grimm. Messa in voce di Lilli Fois

Un’orfanella sedeva presso al muro di cinta e filava, quando vide una serpe sbucare da una fessura ai piedi del muro. Stese subito accanto a sé il suo scialletto di seta azzurra; piace tanto alle serpi e non vanno che su quello. Appena la serpe lo vide, tornò indietro,
ricomparve, portò una piccola coroncina d’oro, la mise sullo scialletto e se ne andò. […]

L’uovo nero. Una fiaba di Luigi Capuana

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una vecchia che campava di elemosina, e tutto quello che trovava, lo divideva esattamente con la sua gallina. Ogni giorno, all’alba, la gallina si metteva a schiamazzare, segno che aveva fatto l’uovo. La vecchia lo vendeva un soldo, e si comprava un soldo di pane. La crosta la sminuzzava per la gallina, e la mollica se la mangiava lei, poi ricominciava con il chiedere l’elemosina. Ma venne una mal’annata. Un giorno la vecchina tornò a casa senza nulla. – Ah, gallettina mia! Oggi resteremo a gozzo vuoto. Pazienza ci vuole! Mangeremo domani. […]

Penna e Calamaio, una fiaba di Christian Andersen

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nella camera di un poeta, guardando il suo calamaio sul tavolino, qualcuno disse: «È strano quante cose possono uscire da questo calamaio! Che cosa ne uscirà la prossima volta? Sì, è proprio strano!».
«È vero» commentò il calamaio «è incomprensibile. Proprio quello che dico sempre!» e aggiunse rivolto alla penna d’oca e agli altri oggetti sul tavolino che potevano sentirlo: «È strano quante cose escono da me! Quasi da non credere! E nemmeno io so in realtà che cosa uscirà adesso, quando l’uomo comincerà a attingere da me. […]

Come l’uccellino marrone diventò pettirosso la notte di Natale

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Quando ci furono soltanto poche braci ancora accese e pochi tizzoni ormai spenti, Maria e Giuseppe sentivano freddo, ed erano così stanchi che si agitavano nel sonno.
Nella stalla c’era un altro ospite: un uccellino tutto marrone; era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da lì per nessun motivo. […]

Babbo Natale in quella buia città.

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Era notte fonda. Al principio non se ne accorse ma… dopo un po’… cominciò a vedere qualcosa di strano. Non vedeva in giro neanche un segno del Natale: non c’erano alberi addobbati, nessuna stella cometa fatta di lampadine, le vetrine erano tutte buie. Nessuna luminaria per le strade. Era una città spenta, una buia città.
Quando poi la sua slitta passò sotto le finestre della scuola elementare il suo sbalordimento fu davvero grande: non c’era niente alle finestre, nemmeno un piccolo disegno.

  • Ma insomma – disse Babbo Natale, anche un po’ seccato – che modo é questo di ricevermi?
    Babbo Natale fu preso dallo sconforto e cominciò a pensare che si fossero dimenticati di lui. Subito bussò ad una porta. […]

Il granchio ingannatore e i pesciolini. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una favola donata ai piccoli Gabriele e Federico dalla nonna Adriana e dal nonno Graziano

Il granchio ingannatore e i pesciolini
Un granchio si accorse che molti pesciolini, anziché avventurarsi nel fiume, preferivano aggirarsi prudenti intorno ad un masso. L’acqua era limpida come l’aria, e i pesci nuotavano tranquilli godendosi l’ombra e il sole.
Il granchio attese la notte, e quando fu sicuro che nessuno lo avrebbe visto, andò a nascondersi sotto il masso.
Da quel nascondiglio, come un orco dalla sua tana spiava i pesciolini, e quando gli passavano vicino li acciuffava e li mangiava.
Non è bello ciò che stai facendo – brontolò il masso – Approfitti di me per uccidere questi poveri innocenti.
Il granchio non ascoltò nemmeno. Felice e contento seguitava a catturare i pesciolini trovandoli di un sapore prelibato.
Ma un giorno, all’improvviso, venne la piena. Il fiume si gonfiò, investì con grande forza il masso, che rotolò nel letto del fiume, schiacciando il granchio che gli stava sotto.

Il ragno e l’ape. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una fresca mattina di primavera un’ape operaia andava in un prato rigoglioso svolazzando di fiore in fiore, in cerca di polline. All’improvviso, uscendo dalla corolla di una campanula, finì intrappolata nella rete di un ragno. Nascosto dietro una grande foglia di fico, il piccolo ragno si rallegrò e corse verso la sua preda.
— Sei un traditore! — gli gridò l’ape. — Tendi le tue trappole per uccidere chi lavora! —
Il piccolo ragno si avvicinò ancora di più, e l’ape, voltandosi, cercò di infilzarlo sfoderando dall’addome il lungo e pericolosissimo pungiglione.
Ma il ragno si scansò appena in tempo e saltando addosso all’ape le disse tenendola ben stretta.
— Ape, ma con quale diritto osi tu giudicarmi? — Tu sei come l’inganno e la frode: hai il miele in bocca, ma di dietro porti il veleno con il tuo pungiglione.

Una fresca mattina di primavera un’ape operaia andava in un prato rigoglioso svolazzando di fiore in fiore, in cerca di polline. All’improvviso, uscendo dalla corolla di una campanula, finì intrappolata nella rete di un ragno. Nascosto dietro una grande foglia di fico, il piccolo ragno si rallegrò e corse verso la sua preda.
— Sei un traditore! — gli gridò l'ape. — Tendi le tue trappole per uccidere chi lavora! —
Il piccolo ragno si avvicinò ancora di più, e l’ape, voltandosi, cercò di infilzarlo sfoderando dall’addome il lungo e pericolosissimo pungiglione.
Ma il ragno si scansò appena in tempo e saltando addosso all’ape le disse tenendola ben stretta.
— Ape, ma con quale diritto osi tu giudicarmi?  — Tu sei come l’inganno e la frode: hai il miele in bocca, ma di dietro porti il veleno con il tuo pungiglione.

I dragoni e le anatre. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

In quella palude, d’improvviso, tutte le anatre si levarono in volo: qualcuno le aveva avvertite appena in tempo, prima che i dragoni le attaccassero.
Dall’alto, esse videro infatti, sulla riva, un gran numero di serpenti: avevano tutti una cresta e grosse zampe munite di artigli.
I dragoni decisero di attraversare la palude per andare in cerca di cibo sull’altra sponda; ma non sapevano nuotare.
Allora incrociarono e intrecciarono gli uni agli altri i loro lunghi corpi, si disposero come la trama di una rete, facendo una sola superficie che sembrava un enorme trappola, e tenendo tutti la testa fuori dall’acqua attraversarono insieme la palude come se fossero su una zattera prodigiosa.
“Lo vedete?” gridò l’anatra più anziana alle compagne. “Vedete che cosa si può fare stando uniti?” Tutti per uno, uno per tutti!

Il giusto giudice e il re dell’Algeria, un racconto di Lev Tolstoj

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un re di Algeria, Bauakas, volle assicurarsi di persona se fosse vero ciò che gli avevano detto, che cioè in una delle sue città viveva un giudice giusto che sapeva subito riconoscere la verità, e al quale nessun imbroglio poteva sfuggire. Bauakas si travestì da mercante e si diresse a cavallo verso la città in cui viveva il giudice.
All’entrata della città gli si avvicinò uno storpio per chiedergli l’elemosina. Bauakas gliela fece, e volle proseguire, ma lo storpio si afferrò al suo abito. […]

Una festa di Natale, un racconto di Carlo Collodi

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Ci fu una vedova che si chiamava Contessa Maria, ed era rimasta con i suoi tre figli: due maschi e una bambina.
Il maggiore, di nome Luigino, aveva otto nove anni, Alberto, il secondo, ne finiva sette, e Ada, la minore, aveva appena compiuti i sei anni, sebbene ne dimostrasse di più, essendo alta, sottile e veramente aggraziata.
La contessa passava molti mesi all’anno in una sua villa per amore de’ suoi figlioletti, che erano gracilissimi e di una salute molto delicata. […]

Leonardo da Vinci, sulla vita di un genio sognatore fuori dal tempo. Un racconto di Gaetano Marino

Scritto e messo in voce da Gaetano Marino

Ho appena concluso la stesura di questo breve racconto sulla vita e sulle opere di Leonardo da Vinci. Già solo il nome incute rispetto, grande rispetto, e difatti, non è stata un’impresa facile, ovviamente. Allora ho deciso di mettere insieme un po’ di storia e un po’ di vicende, almeno quelle che mi hanno più coinvolto, insieme alle impressioni e le suggestioni, che ho ricevuto durante lo studio e la preparazione di uno spettacolo prodotto per il Festival della Scienza di Cagliari: “Favole di Storie Fantastiche, dal genio di Leonardo da Vinci”. Eh sì, perché Leonardo, tra le tante capacità, era anche un grande inventore di storie, di favole. Spero che mi perdoniate. Buon ascolto.

Ascolta pure: Favole di storie fantastiche, dal genio di Leonardo da Vinci

Il nibbio. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Un nibbio, che aveva fatto un nido sulla cima di un altissimo pino, ruotava nel cielo ad ali aperte facendosi condurre dal vento.
Con la sua vista acutissima egli scorgeva i pesci guizzare a fior d’acqua nello stagno luccicante come uno specchio: ma, anche quel giorno, decise di lasciare a digiuno i suoi figlioli. Ma non era egoismo o cattiveria. No. Il nibbio, infatti, quando tornò nel nido, i piccoli affamati spalancarono come sempre il loro becco, ma lui li beccò forte sulle
costole e li guardò adirato negli occhi.
— No, cari figliluoli, oggi non vi darò nulla da mangiare — disse. — Siete troppo grassi. Siete ingordi. Sappiate che il nibbio, la nostra razza, è un uccello che batte poco le ali e deve cercare sempre il corso favorevole o contrario del vento; se il vento regna in alto, il nibbio deve salire in alto; se il vento domina in basso, il nibbio deve scendere in basso. Ma se il vento non c’è, il nibbio deve fluttuare in alto a forza di battere le ali e, di lassù, poi, planare lento, e poi tornare su in alto, con fatica, e discendere
ancora.
E chi è grasso come voi non ce la può fare, di sicuro, e rischierà di morir di fame. E dunque, ecco perché pure oggi, vi terrò a digiuno! Per il vostro bene.

La leggenda del diavolo cervo. Di Grazia Deledda

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] C’era dunque un pastore di Oliena, molto devoto e pio e perciò malvisto dal demonio che, riuscitegli vane tutte le tentazioni per condurlo al male, si vendicò di lui in questo modo. Nei giorni un po’ tranquilli il pastore, affidata la greggia ad un suo compagno, si recava alla caccia del cervo e del muflone su per i monti. Un bel giorno d’inverno, mentre cacciava, vide un magnifico cervo poco distante da lui: lo sparò, e lo ferì leggermente, ma non poté pigliarlo. E si mise ad inseguirlo. […]

La notte di Halloween nello stagno dei piccoli e grandi amici. Un racconto di Gaetano Marino

Scritto e messo in voce da Gaetano Marino

Anche se quella era la notte di Halloween, la piccola rana Amelina e i suoi amici se la spassavano nell’acqua dello stagno come avevano sempre fatto in una qualsiasi notte dell’anno. Quella era una notte che non poteva essere uguale a tutte le altre notti, loro lo sapevano bene, ma nonostante tutto ogni cosa procedeva come sempre, come una solita notte: Bertoldo, il cigno osservava vanitoso il riflesso delle sue piume sullo stagno di mare, mentre Castore, il grande muggine, si srotolava sull’acqua fischiettando, e Cesarina, la piccola vongola, spruzzava di qua e di là i suoi giochi d’acqua. Così trascorreva quella notte. D’un tratto però il muggine Castore si fermò durante le sue giravolte e vide la principessa Berta, insieme alle sue sorelline, raccogliere le grandi zucche che crescevano nel giardino del grande palazzo posto di fronte allo stagno. […]

Katte, la piccola strega e l’incantesimo del ragno Orlando nella notte di Halloween.

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] C’era solo una cosa che a Katte non piaceva per niente: Halloween, la notte dei defunti.
Una volta all’anno, quando le foglie cadevano dagli alberi, e le notti si facevano più lunghe, tutti i bambini della sua scuola cominciavano ad agitarsi e non parlavano d’altro che dei preparativi per la festa. Si preparavano costumi da strega davvero orribili, con nasi storti e muccolosi di puss, verruche pustolose e sanguinanti, dita mozzate o frantumate, colle unghie ricurve zozze e lunghissime, capelli neri arruffati, cresposi e sporchi di sangue raggrumato, finto ovviamente, e manici untuosi di scopa vecchia e consumata. Katte aveva provato a spiegare a scuola che si sbagliavano: – Le streghe non sono così! La mia mamma ad esempio è pulita ed è molto bella. Ma a quelle parole tutti i bambini si mettevano a ridere. […]

Il Macli, una favola-leggenda di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nella lontana Scandinavia, su, al nord, tanto tempo fa, c’era una bestia piuttosto strana, chiamata Macli. Aveva la forma di un cavallo, ma era più grande. Ed era diverso dal cavallo, perché aveva il collo e gli orecchi straordinariamente lunghi.
Il Macli si nutriva di erbe, ma pascolava andando all’indietro. Proprio così, all’indietro. Perché il suo labbro superiore era lunghissimo, talmente lungo che, se fosse andato in avanti, quel labbro gli avrebbe coperto l’erba e chiuso la bocca.
Il Macli aveva le gambe tutte d’un pezzo, e perciò, quando voleva dormire, stava appoggiato ad un albero.
Correva con una velocità incredibile, slanciando avanti le gambe possenti, lunghe e diritte.
I cacciatori non riuscivano a catturarlo. Avevano provato a inseguirlo con i più determinati cani destrieri, avevano cercato di prenderlo al laccio, con imboscate, al varco, circondando i luoghi dove era solita pascolare, ma senza alcun risultato.
Niente! Quella bestia strana e scontrosa era davvero irraggiungibile.
Una notte di luna, alcuni cacciatori sorpresero il Macli nel sonno, e con grande stupore si accorsero che dormiva in piedi per via di quelle lunghe gambe che non poteva piegare.
Allora, senza farsi udire, si allontanarono.
La mattina seguente segarono quasi tutto il tronco di quella pianta e la sera si nascosero dietro ai cespugli vicini.
Il povero Macli, dopo il tramonto, tornò al suo solito albero; si appoggiò per dormire; il tronco si spezzò, la bestia cadde e i cacciatori lo catturarono.

Il pellicano e il serpente. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Quando il pellicano parti per andare in cerca di cibo, un serpente, ben nascosto fra i rami, cominciò a muoversi verso il nido.
I piccoli dormivano, tranquilli.
Il serpente si avvicinò, e con un lampo malvagio negli occhi iniziò la strage. Un morso velenoso a ciascuno, e i poveretti passarono immediatamente dal sonno alla morte. Soddisfatto il serpente ritornò nel suo nascondiglio, per godersi il ritorno del pellicano.
Infatti, di lì a poco, l’uccello ritornò.
Alla vista di quella strage incominciò a piangere, e il suo lamento era così disperato che tutti gli abitanti della foresta lo ascoltavano commossi.

  • Che senso ha ora la mia vita senza di voi? – diceva il povero padre guardando i suoi figli uccisi. – Voglio morire anch’io, come voi! –
    E col becco incominciò a lacerarsi il petto, proprio sopra il cuore. Il sangue sgorgava a fiotti dalla ferita, bagnando i piccoli uccisi dal serpente.
    Ma,’ ad un tratto, il pellicano, ormai moribondo, trasalì. Il suo sangue caldo aveva
    reso la vita ai suoi figlioli; il suo amore li aveva resuscitati. E allora, felice, diede l’ultimo respiro e morì.

Il Basilisco. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Nella lontana Cirenaica vive un animale pericolosissimo che si chiama basilisco. è un piccolissimo animale. Non è più lungo di dodici dita e ha una grande macchia bianca sulla testa cresposa che sembra un diamante. Al temuto Basilisco basta anche solo un fischio per mettere in fuga ogni serpente, anche se molto più grande di lui.
Invece di muoversi strisciando a spirale, come tutti i serpenti, il Basilisco corre veloce e dritto sollevando in aria il busto. Come fosse un guerriero fiero e possente.
È un animale terribile e velenosissimo. Accadde un giorno che un cavaliere tornasse al suo castello dopo un faticoso torneo, quando, all’improvviso il suo cavallo, s’imbizzarrì. Scansò da un lato, e si mise a nitrire spaventatissimo: veva visto il terribile Basilisco. Il cavaliere, che aveva la lancia in mano, subito colpì il velenoso serpente e lo uccise. Ma il Basilisco, prima di morire ebbe appena il tempo di mordere la lancia del cavaliere. Subito il veleno potentissimo del rettile incominciò a salire su per le fibre dell’asta, raggiunse la mano del cavaliere, e l’uomo e il cavallo morirono in un istante tra terribili sofferenze.
In quel momento arrivò un altro Basilisco, il quale, non potendo più uccidere nessuno, soffiò contro l’erba e contro i cespugli: così che l’erba e i cespugli inaridirono e seccarono, e i sassi si sbriciolarono come fosse sabbia.

Il testamento dell’aquila. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Una vecchia aquila reale, che viveva da molti anni solitaria sopra un’altissima roccia, sentì che l’ora della morte era vicina. Con un grido possente chiamò i suoi figli che vivevano sulle rocce sottostanti, e quando furono tutti riuniti intorno a lei li guardò uno per uno e disse:

  • Io vi ho nutriti ed allevati perché, fino da piccoli, siete stati capaci di guardare il sole. Ho lasciato morire di fame i vostri fratelli che non sopportavano la sua vista. Perciò voi siete degni di volare più in alto di tutti gli uccelli. Chi non vuol morire non si accosti mai al vostro nido. Tutti gli animali devono temervi, e voi
    non farete alcun male a chi vi rispetta, ma gli lascerete mangiare gli avanzi delle vostre prede.
    Ora io sto per lasciarvi, ma non morirò qui nel mio nido. Volerò in alto, fin dove mi porteranno le ali; mi protenderò verso il sole come se dovessi andare da lui. I suoi raggi infuocati bruceranno le mie vecchie penne, precipiterò verso la terra, cadrò dentro l’acqua.
    Ma da quell’acqua, per miracolo, rinascerò un’altra volta, ringiovanita, pronta a ricominciare una nuova esistenza. Così è la natura delle aquile, il nostro destino. –
    Detto questo l’aquila reale spiccò il volo: maestosa e solenne ruotò intorno alla roccia dove stavano i suoi figli; poi, all’improvviso, puntò diritta verso l’alto, per bruciare nel sole le sue ali ormai stanche.

Gratitudine. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Quella mattina le due vecchie ùpupe, un maschio e una femmina, una coppia di uccelli che vivevano da sempre insieme, non se la sentirono proprio di volare. Non avevano più forze. Un velo davanti agli occhi impediva loro di guardare il mondo; il cielo era sereno, ma loro vedevano una specie di nebbia bianca che le disorientava. Erano vecchie e malate. Le penne delle ali e della coda incominciavano a intristire, perdevano il colore e la luce, si inaridivano come rami secchi e cadevano.
Le due ùpupe decisero, così, di non muoversi più e di aspettare insieme la morte, che tanto non avrebbe tardato ad arrivare.
Ma, invece, arrivarono i loro figli. Giovani e forti ùpupe della foresta. Prima uno, che passava di lì per caso; si accorse subito che i suoi genitori erano gonfi e stavano male, e ripartì immediatamente in cerca dei suoi fratelli.
Quando furono tutti lì, il maggiore di essi disse:
— Noi abbiamo ricevuto da nostro padre e da nostra madre il dono meraviglioso della vita; essi ci hanno protetti, nutriti e allevati, dedicandoci tutto il loro affetto. Ora sono malati, son diventati quasi ciechi e non possono più volare per andare in cerca di cibo. Spetta a noi ora nutrirli e curarli.—
A queste parole senza nemmeno un cinguettare, tutti si mossero. Alcuni si misero a fare un nido nuovo, altri andarono in cerca d’insetti, altri, ancora, partirono verso la foresta.
In breve tempo il nido fu pronto e i genitori vi furono adagiati con delicatezza; per riscaldarli, alcuni figli li coprirono col loro corpo come fanno le femmine quando covano le uova; altri li imboccarono, altri, col becco, li ripulirono staccando le vecchie e tristi penne inaridite.
Finalmente tornarono anche quelli che erano andati nella foresta a cercare una foglia curatrice capace di rendere la vista. Masticarono la foglia curatrice e col succo di quella foglia medicarono gli occhi inariditi e spenti dei genitori. Poi attesero con pazienza. Poco dopo il padre e la madre aprirono gli occhi, si guardarono intorno e riconobbero tutti i loro figlioli. Li aveva guariti il loro affetto, la loro gratitudine.

Il bizzarro violinista. Una fiaba dei fratelli Grimm. Messa in voce di Carla Orrù

Traduzione e messa in voce di Carla Orrù

C’era una volta un bizzarro violinista, che se ne andava tutto solo per un bosco pensando e ripensando; e quando i suoi pensieri ebbero fine, disse fra sé: “Qui nel bosco il tempo non passa mai, voglio trovare un buon compagno.” Si tolse il violino di dosso, e cominciò a suonare così che il suono echeggiò anche tra gli alberi. Poco dopo, ecco un lupo avvicinarsi velocemente attraverso la boscaglia. “Oh, no, arriva un lupo! Quello non lo voglio proprio,” disse il violinista. […]

Eva e i suoi figli. Una fiaba dei fratelli Grimm. Messa in voce di Caterina Scalas

Messa in voce di Caterina Scalas

Venne il tempo in cui Adamo ed Eva furono cacciati dal Paradiso terrestre per aver disubbidito al Signore Dio. I due dovettero allora costruirsi una casa su una terra arida e sterile, e dovettero pure mangiare il pane col sudore della fatica e del dolore.
Adamo arava e tentava di seminare il campo ed Eva filava la lana, oltre ad accudire la casa.
Ogni anno Eva, con lo sofferenza e nei dolori, metteva al mondo un figlio, ma i figli erano diversi tra loro, troppo diversi. Alcuni erano belli, altri erano brutti.
Dopo un bel po’ di tempo, il Signore Dio inviò un angelo ai due coniugi, per far loro sapere che Egli voleva andare a far visita e per vedere la loro casa. […]

La piccola onda. Una fiaba dei fratelli Grimm. Messa in voce di Caterina Scalas

Messa in voce di Caterina Scalas

Fratellino e sorellina stavano fuori nel giardino. Il giorno splendeva con la sua primavera, mentre i due bambini giocavano accanto a una fontana. Giocando giocando scivolarono e caddero dentro la fontana. Là, sotto l’acqua c’era pronta una piccola onda, che disse: – Oh, bene bene, ora che voi siete nelle mie mani, vi porterò con me e vi toccherà lavorare duramente e tanto. La piccola onda avvolse i due bambini dentro due ali d’acqua, li immobilizzò con la schiuma e se li portò via, giù giù, in fondo.
Alla Bimba diede da filare del brutto lino aggrovigliato e arruffato, costringendola a portare acqua in una botte piena di fori; il Bambino invece doveva abbattere un albero con una scure che aveva perso il filo del taglio. I due fratellini ricevevano da mangiare gnocchi duri come sassi. […]

Le due Kumba. Una fiaba dall’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un uomo che aveva due mogli. Una era perfida e violenta e altra era dolce e gentile. Da ognuna delle mogli aveva avuto una figlia. Le due bimbe, che erano bellissime, erano nate nello stesso anno, e si chiamavano tutte e due Kumba, e avevano due caratteri molto diversi: una era una disubbidiente e pestifera, l’altra era buona e gentile.
Accadde un giorno che la moglie buona dell’uomo morì, e per questo, da allora, sua figlia fu chiamata Kumba-senza-madre, per distinguerla dalla figlia dell’altra moglie, che fu soprannominata Kumba-con-la-madre. […]

Il genio del fiume. Una fiaba dall’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

[…] Poco prima del tramonto le tre ragazze arrivarono in vista del villaggio; si trovavano, in quel momento, sulla riva di un fiume ed ebbero l’idea di fare un bagno per togliersi di dosso la polvere della strada. Il fiume era abitato dal genio dell’acqua, il quale aveva potere lungo tutto il suo corso; ma Emme non lo sapeva e fu la prima a scendere verso la riva e a mettere i piedi nell’acqua fresca, mentre la sorellina era ancora indietro e la schiava la guardava. […]

Com’è fatto il mondo. Un racconto dall’Africa

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una vota un uomo vecchio che aveva un figlio ancora giovane, intelligente e vivace come pochi altri. Il ragazzo aveva però un piccolo grande difetto: era terribilmente ingenuo, tanto che dava ascolto a chiunque. Un giorno, mentre il vecchio padre stava seduto davanti alla porta di casa, il ragazzo tornò dai campi, tirando l’asino per la cavezza. Suo padre lo guardò a lungo, pensieroso, e poi chiese: Figlio mio, ma tu lo sai com’è fatto il mondo? Il ragazzo lo guardò, ma rimase in silenzio.
Allora il padre ripeté: Su, dimmi figliolo, sai com’è fatto il mondo?
Il figlio, sconsolato, scosse la testa e disse: Spiegamelo tu, padre, perché io proprio non lo so. […]

I tre ramoscelli verdi. Una leggenda dei fratelli Grimm

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta un eremita che viveva in un bosco ai piedi di un monte e trascorreva il suo tempo in preghiera e opere pie; e ogni sera portava ancora due secchi d’acqua su per il monte, per amor di Dio. Quell’acqua dissetava molti animali e ristorava molte piante, perché‚ sulle cime soffia sempre un vento forte che prosciuga l’aria e la terra; e gli uccelli selvatici, che temono gli uomini, roteano su in alto nel cielo, cercando un po’ d’acqua. E poiché‚ l’eremita era tanto devoto, un angelo del Signore, che lui solo poteva vedere, lo accompagnava su per il monte, contava i suoi passi e gli portava da mangiare, quando egli aveva finito il suo lavoro; come quell’altro profeta eremita che per desiderio del buon Dio era nutrito dai corvi.