Messa in voce di Gaetano Marino
Dalla raccolta Larvae, edizioni NOR, is cruculeus

Titoli delle poesie:
Rincaro salato
Train de vie
Nuvole
Degüello in Salmoè
Il definito
Cercare la parola; una parola. Acciuffarla. Per trovare, attraverso essa e in essa, una direzione verso cui volgersi. E le direzioni possono essere molteplici, la parola è erratica nei suoi percorsi, che mutano con il trascorrere del tempo e il volgere dell’esistenza, o il presentarsi delle occasioni, o l’erompere delle emozioni e delle pause meditative, o con l’umore perfino. Nella ricerca di un dire che non consenta alla lingua d’esser padrona del (mio) dire; ma che, ex diverso, possa piegarla, la lingua, a un quid da invenire e da definire. Un quid che peraltro soltanto (forse) la lingua può generare. Cortocircuito d’ogni darsi poetico: fra grazia e dannazione. Gioco d’azzardo, già fu detto: negare la lingua per affermarla. Maurizio Virdis
Maurizio Virdis è nato a Roma nel 1949, da sempre vive a Cagliari. Cagliari e Roma, congiuntamente, costituiscono parte integrante della sua ipseità: non come due metà, ma come due interi che in lui convivono armoniosamente. Ha insegnato all’Università di Cagliari destreggiandosi fra origini neolatine e strutture fonetiche e sintattiche del sardo, fra romanzi antico francesi e documenti e testi letterari in lingua sarda. Nella parola degli altri (poeti, narratori, letterati, filologi e linguisti) ha cercato la parola sua propria. Non è certo che l’abbia trovata. Le pagine che qui si presentano sono comunque una testimonianza di tale intento.
