Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino In collaborazione con l’Università di Cagliari. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Viaggiatore curioso ed instancabile, Erodoto, lo storico greco, riporta l’ascoltatore dei nostri giorni a confrontarsi con la condizione di scoperta e di magico incanto che accompagnava le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto di ben duemila e cinquecento anni fa, descrivendo con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende, dei numerosi paesi in cui – per un tempo più o meno lungo – si trovò a soggiornare.
La battaglia delle Termopili, il sacrificio di Leonida e i suoi trecento soldati. L’avanzata di Re Serse. La distruzione di Atene. La battaglia di Salamina, il disordine e il destino. Il coraggio e la temerarietà di Artemisia: il consiglio. La disfatta dei Persiani. La fuga e il ritorno in patria di Serse. Il sacrificio dei soldati Persiani. La terribile vendetta dell’eunuco Ermotimo. La battaglia di Platea. Intrighi e ultime vicende alla corte di Re Serse. Rapimenti e vendette.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino In collaborazione con l’Università di Cagliari. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Viaggiatore curioso ed instancabile, Erodoto, lo storico greco, riporta l’ascoltatore dei nostri giorni a confrontarsi con la condizione di scoperta e di magico incanto che accompagnava le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto di ben duemila e cinquecento anni fa, descrivendo con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende, dei numerosi paesi in cui – per un tempo più o meno lungo – si trovò a soggiornare.
Il popolo immortale dei Geti. Alla conquista degli Sciti, l’ultima battaglia per un coniglio. I Peoni, la rivolta ionica. Traditori di Dario e tradimenti. Chiedere pane e acqua, sottomissione. Si può ingannare un popolo, meglio che un uomo solo. La battaglia di Maratona. Spartani e le mancate battaglie. Il re persiano Serse prosegue la volontà del padre Dario: conquistare la Grecia. Preparazione della spedizione militare dell’esercito Persiano. Costruzione del ponte per attraversare l’Ellesponto (stretto dei Dardanelli): primi fallimenti. La punizione del mare con ferro rovente e catene. La traversata del ponte: La fantastica e visionaria illustrazione degli eserciti alleati.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino In collaborazione con l’Università di Cagliari. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Viaggiatore curioso ed instancabile, Erodoto, lo storico greco, riporta l’ascoltatore dei nostri giorni a confrontarsi con la condizione di scoperta e di magico incanto che accompagnava le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto di ben duemila e cinquecento anni fa, descrivendo con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende, dei numerosi paesi in cui – per un tempo più o meno lungo – si trovò a soggiornare.
TERZA PUNTATA
Altri re d’Egitto: Rampsinito, il suo immenso tesoro e il ladro scaltro. Cheope e le grandi Piramidi, un popolo in schiavitù, il sacrificio della prima figlia. Micerino, il defunto in pegno, la preziosa e amata figliuola. Altri re d’Egitto. Persiani e la sconfitta dei Magi. Come Dario diventò re dei Persiani. L’immenso regno di Dario. Gli indiani, usi e costumi. I mangiatori d’uomini. I primi vegani della storia. Le formiche giganti e la caccia all’oro. L’Arabia e le sue straordinarie ricchezze: l’incenso e le spezie. Strane lucertole volanti. Come i cuccioli d’animali vendicano i loro padri. Sciti, sacrifici e usanze guerriere. La concia della pelle umana. Le tombe dei re Sciti, la sepoltura e la purificazione.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino In collaborazione con l’Università di Cagliari. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Viaggiatore curioso ed instancabile, Erodoto, lo storico greco, riporta l’ascoltatore dei nostri giorni a confrontarsi con la condizione di scoperta e di magico incanto che accompagnava le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto di ben duemila e cinquecento anni fa, descrivendo con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende, dei numerosi paesi in cui – per un tempo più o meno lungo – si trovò a soggiornare.
SECONDA PUNTATA
Il popolo Egiziano. Origini ed esperimenti d’antropologia sul popolo più antico della terra. Usi e costumi. Il mistero del dio fiume Nilo, la sua origine e le sue vicende al cospetto del Sole. Le imbarazzanti teorie di una terra presumibilmente rotonda. Il mondo degli animali sacri, la comparsa della misterioso uccello della fenice e il suo lungo viaggio per la sepoltura del padre. Egitto, l’arte del desinare e della medicina. Le usanze funebri. L’arte dell’imbalsamazione, le sue tecniche e le differenti categorie sociali, precauzioni. Altri re egiziani: Sesostri e la fuga dal fuoco; Ferone il re cieco e il presagio d’una moglie infedele. La vera storia del rapimento di Elena.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino In collaborazione con l’Università di Cagliari. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Viaggiatore curioso ed instancabile, Erodoto, lo storico greco, riporta l’ascoltatore dei nostri giorni a confrontarsi con la condizione di scoperta e di magico incanto che accompagnava le sue peregrinazioni per il mondo allora conosciuto di ben duemila e cinquecento anni fa, descrivendo con vivacità usi, costumi, monumenti, animali, piante, leggende, dei numerosi paesi in cui – per un tempo più o meno lungo – si trovò a soggiornare.
PRIMA PUNTATA Perché Greci e Persiani si fecero guerra – Lidi, Gige e il Re Candaule – Persiani e Assiri, usi e costumi, – L’incredibile leggenda del Re Ciro e di suo nonno Astiage. Alla scoperta delle meraviglie di Babilonia, usi e costumi. Il popolo dei massageti e la regina Tomiri. Il terribile destino di Ciro che non volle ascoltare i consigli della regina dei Massageti.
Frammenti per voce e musica tratti da De rerum Natura. Traduzione di Alessandro Marchetti. Adattamento, drammaturgia del suono e messa in voce di Gaetano Marino Musiche di Simon Balestrazzi – TAC
“Avidamente congiungono petto a petto e bocca a bocca, e mordendosi il volto ansano indarno, poichè limar nulla possono, nè penetrar con tutto il corpo il corpo, come par che tal volta abbian talento, sì desiosamente avvolti, stan coi lacci venerei, finché, lasciati per soverchio piacer, si dissolvono i membri.”
Dalla letteratura francese del XII-XIII secolo e dintorni In collaborazione con l’Università di Cagliari, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, nell’ambito di un progetto di ricerca scientifica a cura del professor Maurizio Virdis, docente di Filologia e Linguistica Romanza Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Presentazione Un cavaliere, “divo” dei tornei, con un passato di idolo ambito del gentil sesso e di tombeur de femmes, si innamora alfine di vero amore per una dama, sposata, che in pratica egli neppure conosce. Da lei si reca per corteggiarla e richiederla d’amore. Ma parlare di vero amore non è così semplice come quando si tenta un’effimera avventura galante: la dama non gli crede, le parole da sole non bastano. Sarà un gesto arguto e gentile del cavaliere, ormai quasi rassegnato, a risolvere la situazione e a ottenere l’amore della dama.
Dalla letteratura francese del XII-XIII secolo e dintorni In collaborazione con l’Università di Cagliari, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, nell’ambito di un progetto di ricerca scientifica a cura del professor Maurizio Virdis, docente di Filologia e Linguistica Romanza. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Presentazione Figlio di un vassallo fedele al re di Bretagna, Guigemar è un cavaliere coraggioso e saggio. Un giorno, durante una battuta di caccia nel mezzo di un bosco, ferisce mortalmente una cerva bianca, ma il caso volle che la freccia ferisse, di rimando, sotto la coscia e gravemente pure lui. Prima di morire la cerva parla al Cavaliere e gli predice una possibilità di salvezza: la ferita potrà guarire solo da una donna che soffrirà per amore di lui, e lui soffrirà tanto per lei. Guigemar vaga per la foresta finché non troverà un fiume e una nave riccamente decorata, ma senza equipaggio.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Messa in voce di Gaetano Marino
Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico.
Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a Ereso, nell’isola di Lesbo, dove trascorse la maggior parte della propria vita
Anacreonte nacque intorno al 570 a.C. nell’isola di Teo.
Avevano già intuito, sognato, presagito e scritto ogni soffrire dell’animo folle. Desiderato quel che ognuno dimentica nei rinnovati rimpianti, mentre sono andati via parecchi e parecchi anni; mai nessuno ha avuto tanto dalle muse. Noi possiamo solo restare basiti ed epigoni.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Messa in voce di Gaetano Marino Università di Cagliari – Facoltà di Studi Umanistici – Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
I tre brani, accomunati dal tema della presenza femminile e dell’amore, intendono mettere a confronto due modi diversi di intendere il mito e la stessa poesia: alla semplice ed arcana bellezza del mondo evocato da Omero si contrappongono le studiate scelte espressive e narrative dei due poeti-filologi alessandrini, che giocano con il modello, evocandolo o rovesciandolo. La traduzione in endecasillabi sciolti, che vuole dare conto della dimensione fortemente poetica degli originali, cerca di fare transitare nel testo italiano alcune caratteristiche stilistiche (uso della ripetizione formulare nel testo omerico; arte allusiva e divertito distacco in Apollonio e Teocrito) dei testi di partenza.
1) Omero Iliade XIV -l’inganno di Era – vv.153-360 2) Apollonio Rodio Argonautiche libro III – l’inganno di Afrodite – vv.1-160 3) Teocrito Il Ciclope innamorato
Traduzione di Patrizia Mureddu. Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
In collaborazione con l’Università di Cagliari – Facoltà di Studi Umanistici – Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
La storia ricorda molti tribunali messi in piedi per impedire ad un cervello di pensare, o di insegnare a pensare. Nell’Atene del quattrocento avanti Cristo, quel tribunale decretò la condanna a morte di Socrate – garantendogli di fatto una fama immortale, e la capacità di trasmettere il suo insegnamento di generazione in generazione, fino ai nostri giorni.
Traduzione di Patrizia Mureddu. Messa in voce e drammaturgia del suono di Gaetano Marino. In collaborazione con l’Università di Cagliari, Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
L’Iliade racconta di un evento reale, la guerra di Troia, che si concluderà con la distruzione della città per opera di una confederazione di popoli greci, forse l’ultima grande impresa prima della fine dei regni micenei, databile intorno al 1100 a.C. Sicuramente, in quegli anni non esistevano un alfabeto o dei materiali scrittori adeguati per registrare un testo poetico così lungo e complesso: per molto tempo, perciò, i fatti che diventeranno il nucleo del poema – tra i quali dovette avere un posto importante l’episodio cruciale dello scontro tra i ‘campioni’ dei due eserciti nemici, Achille ed Ettore – vennero raccontati e tramandati oralmente. Nel corso di questo processo di elaborazione, durato almeno tre secoli, si deve collocare l’attività di quel grande aedo di nome Omero che fu, secondo gli antichi, l’autore dei due grandi poemi. Radici tanto oscure e remote nel tempo spiegano perché il mondo che essi raccontano (e lo stesso modo di raccontarlo) ci può apparire estraneo, misterioso, duro. Ma proprio in questa diversità risiede gran parte del fascino di queste opere straordinarie, che hanno finito per rappresentare il principio ed il fondamento di tutta la nostra storia letteraria.
Ragionar d’amore nel Simposio di Platone, traduzione di Patrizia Mureddu, lettura teatrale a cura di Gaetano Marino
Università di Cagliari – Facoltà di Studi Umanistici. Dipartimento di Filologia Letteratura Linguistica
Nella Grecia arcaica e classica il simposio era un momento importante di incontro tra gli esponenti di uno stesso gruppo sociale e politico: nel bere assieme si rinsaldavano i legami di amicizia e di partito, si componevano liriche o si cantavano i poeti più celebri, si conversava, si scherzava, si amoreggiava. Platone ci descrive un simposio di stampo tradizionale, ma reso unico dalla presenza di Socrate. L’ambientazione è a casa del giovane tragediografo Agatone, che ha conseguito il giorno prima la vittoria al festival teatrale delle Dionisie, e completa i festeggiamenti pubblici con una cena tra pochi intimi, di cui Socrate sarà l’ospite d’onore. L’intrattenimento raffinato di questa serata d’eccezione sarà costituito da una serie di encomi su Amore: a turno, tutti i commensali si cimenteranno in un discorso di lode, fino a che Socrate, riferendo l’insegnamento ricevuto dalla sacerdotessa Diotima, raggiungerà le vette più alte del lirismo e della filosofia. Ma Platone si diverte a rappresentarci uno per uno tutti i personaggi presenti (il giovane Fedro, il politico Pausania, il medico Erissimaco, il poeta comico Aristofane, lo stesso Agatone) riproducendone attraverso il modo di parlare il carattere e la posizione sociale. Tutto si svolge con le regole della più elegante buona educazione, finché sulla scena irrompe Alcibiade ubriaco…