Poesie di Dino Campana messe in voce da Gaetano Marino e il canto di Cristiana Cocco

Poesie di Dino Campana messe in voce da Gaetano Marino e il canto di Cristiana Cocco
Poeta visionario, allucinato, pazzo, orfico, vagabondo, mediterraneo. Così è stato definito spesso dai critici letterari, anche se nessuna di queste definizioni, perché limitano in un ambito troppo angusto la materia dell’arte, è in grado di illuminare chiaramente la vita e la poesia di questo autore vissuto a cavallo fra i due secoli.
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Dino Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1º marzo 1932)
Poeta visionario, allucinato, pazzo, orfico, vagabondo, mediterraneo. Così è stato definito spesso dai critici letterari, anche se nessuna di queste definizioni, perché limitano in un ambito troppo angusto la materia dell’arte, è in grado di illuminare chiaramente la vita e la poesia di questo autore vissuto a cavallo fra i due secoli. Campana non si lascia comprendere a pieno né classificare. La sua poesia è moderna ma tuttavia piena di richiami a D’ Annunzio, a Leopardi e ai classici. La sua lingua poetica sconvolge l’ordine sintattico in vari modi, anche mescolando lingue diverse, producendo valanghe di versi la cui coerenza sintattica si ottiene solo sacrificando ogni plausibile significato.
