Il pigro Tristano e la pigra moglie Isottina. Una fiaba del fratelli Grimm

Messa in voce di Gaetano Marino

Tristano era un gran pigrone, e benché non avesse altro da fare che portare tutti i giorni la capretta al pascolo, finita la sua giornata, tornava a casa sospirando:

  • Uffa! è proprio una grande fatica portare questa capretta al pascolo, e per giunta tutti i giorni! Se almeno ci si potesse sdraiare e dormire! Ma no, bisogna tenere gli occhi aperti, perché potrebbe fare danno alle piante, o entrare in qualche proprietà d’altri, o magari scappare, o magari diventar cibo per qualche lupo. Come si fa così a stare in pace e godersi la vita?.”
    Tristano si mise a sedere, e cominciò a pensare come fare per togliersi quel peso dalle spalle e dalla fatica. Per un bel po’, continuò a meditare inutilmente, ma ad un tratto ebbe un’idea:
  • Ah,ah, ho trovato! Sposo la grassa Isotta; ha una capra anche lei, e insieme con la sua può pascolare anche la mia, e io non ho più bisogno di strapazzarmi e affaticarmi.

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