Il ragno nella buca della chiave. Una favola di Leonardo da Vinci

Messa in voce di Gaetano Marino

Un ragno, dopo avere esplorato tutta la casa, di fuori e di dentro, pensò di rintanarsi nel buco della serratura.
Che rifugio ideale! Chi lo avrebbe mai scoperto, li dentro?
Lui, invece, affacciandosi sull’orlo della toppa, avrebbe potuto guardare dappertutto senza correre alcun rischio.
Lassù diceva fra sé, sbirciando la soglia di pietra tenderò una rete per le mosche; quaggiù aggiungeva scrutando lo scalino ne tenderò un’altra per i bruchi; qui, vicino al battente dell’uscio, farò una piccola trappola per le zanzare.
Il ragno gongolava. Il buco della serratura gli dava una sicurezza nuova, straordinaria; cosi stretto, buio, foderato di ferro, gli sembrava più inattaccabile di una fortezza, più sicuro di qualsiasi armatura.
Mentre si crogiolava in questi pensieri, gli giunse all’orecchio un rumore di passi: allora, prudente, si ritirò in fondo al suo rifugio. Qualcuno stava per entrare in casa; una chiave tintinnò, s’infilò nel buco della serratura e lo schiacciò.

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