La rosa solitaria. Una favola di Giovanni Farina

Messa in voce di Gaetano Marino

C’era una volta una rosa solitaria. Essa bramava giorno e notte che gli insetti andassero a visitare i suoi petali. Mentre nessuno la notava, ogni notte sognava che insetti numerosi come le stelle del cielo si piegavano sino a lei e la baciavano teneramente. Continuò a sognare per tante notti, e tutti i giorni schiudeva all’alba i suoi petali. La luna una notte le domandò “ non sei stanca di aspettare?” Lei rispose di si, ma doveva continuare a lottare, se si arrendeva e non apriva i suoi petali all’alba sarebbe appassita per sempre.
Morale: quando ti attanaglia la solitudine che distrugge ogni bellezza, l’unica maniera per sopravvivere è lottare, prima o dopo qualcuno si accorgerà di te. Giovanni Farina

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