Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Una volpe era caduta in un pozzo e non poteva più uscirne. Un caprone assetato viene allo stesso pozzo guarda dentro e la vede: – E’ buona quest’acqua? Era la fortuna inattesa. – Se è buona! Scendi giù, amico mio! Scendi: è una delizia!
E quello stordito si caccia giù e beve sino a saziarsene. Quando ebbe bevuto, si guardò intorno. – E ora come si fa a risalire?
- Già, è un affaraccio; ma c’è un modo di salvare te e me. Guarda: tu appoggi i piedi davanti, così, in alto, contro il muro, e rizzi le corna; io m’arrampico e poi ti tiro su. Va bene? – Facciamo pure così rispose quel bonaccione; e così fece.
La volpe, saltando lesta lungo le gambe, le spalle e le corna del suo compagno, si trovò subito al collo del pozzo; e già se ne andava. - Ohé, – gridò il malcapitato – te ne vai? E così mi tradisci?
La volpe si rivoltò verso di lui : – Se tu avessi tanti ragionamenti nella testa quanti hai peli sotto il mento non saresti sceso giù, prima d’aver pensato al modo di risalire.