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Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino
Un’aquila fu catturata da un uomo, che le mozzò le ali e la mise tra il pollame di casa. L’aquila stava a capo chino e non mangiava per il dolore: sembrava un re in catene. Poi la comperò un altro, che le strappò le penne mozzate e con uno speciale unguento le fece ricrescere. Allora l’aquila prese il volo, catturò una lepre e la donò all’uomo che la guarì. Ma la volpe che la vide ammonì:
- Stolta, i regali non devi farli a questo, ma al padrone di prima: questo è già buono per natura; l’altro invece è meglio che te lo faccia amico con qualche dono, perché se ti dovesse catturare di nuovo non ti mozzi le ali.
Bisogna sempre ricambiare generosamente a chi ci fa del bene, ma pure stare con giusta prudenza e sempre all’erta nei conforti dei malvagi
