Il pavone e la fame. Una favola di Leonardo da Vinci

Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino

Il contadino parti, dopo aver chiuso la porta del cortile.
Sperava di ritornare presto, ma i giorni passavano senza che lui si facesse vedere.
Gli animali del cortile avevano fame e sete; perfino il gallo non cantava più.
Stavano tutti immobili, per non consumare le forze, sotto l’ombra di una pianta.
Soltanto il pavone, anche quel giorno, si levò barcollando sulle zampe, apri a ventaglio la sua grande e variopinta coda, e incominciò a passeggiare avanti e indietro.

  • Mamma – domandò una magra gallinella alla chioccia – perché il pavone fa la ruota tutti i giorni? –
  • Perché è vanesio, figlia mia; e l’ambizione è un vizio che scompare soltanto con la morte

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